Sting incanta Heilbronn: un viaggio tra epoche, emozioni e immaginazione

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Heilbronn – Una serata estiva perfetta, il cielo che sfuma verso il tramonto sopra le colline del Württemberg, e un palco immerso nella cornice verde del Wartbergfreibad. È qui che Sting ha incantato Heilbronn, portando con sé decenni di musica e poesia, in un concerto che ha unito generazioni e superato ogni aspettativa. Poco dopo le 18 sono stati aperti i cancelli, ma già dalle 17:30 una discreta fila di appassionati si era formata davanti all’ingresso. Tra chi cercava di avanzare un po’ sgomitando e una security pronta a mantenere l’ordine, l’atmosfera si caricava di entusiasmo. Alle 20:00 ha aperto la serata Sophie Gray, giovane cantante accompagnata dalla sua tastiera Roland portatile a tracolla. Con un set di brani originali di pop elettronico, ha creato un’atmosfera fresca e gradevole, preparando il terreno per il concerto principale. Più tardi, durante la performance di Sting, Sophie è tornata sul palco per un duetto con la tastiera nella suggestiva “Spirits in the Material World”. Alle 20:43, mentre la luce naturale si faceva ancora strada tra le nuvole, Sting è salito sul palco dando il via con la classica apertura di “Message in a Bottle”. Dominic Miller alla chitarra ha subito mostrato la sua eleganza tecnica: delicato ma energico, con molti armonici e effetti “wah wah” dosati al punto giusto, mai sopra le righe. Un chitarrista classico e provetto che si è fuso perfettamente con la voce potente e calda di Sting, che ha regalato qualche parola in tedesco, coinvolgendo il pubblico con naturalezza e simpatia. Il concerto si è mosso con equilibrio tra brani iconici dei Police – “Synchronicity II”, “So Lonely”, “Walking on the Moon” – e i momenti più intimi del repertorio solista: da “Fields of Gold” a “Shape of My Heart”, da “Mad About You” fino alla trascinante “Desert Rose”. Ventidue brani in tutto, in circa due ore di spettacolo, senza cali di tensione. Dal mio posto in transenna la serata si è rivelata intensa ma tranquilla. Alla mia destra un bambino di circa sei anni accompagnato dalla famiglia, alla mia sinistra uno studente turco di 22 anni al suo primo concerto di Sting, testimoni della capacità del musicista di unire generazioni diverse. Il pubblico, caloroso ma con la tipica compostezza del nord Europa, ha seguito lo spettacolo con attenzione e partecipazione. Alla batteria c’era Chris Maas, noto per la sua solidità e precisione. Il suo stile energico e deciso mantiene il ritmo incalzante della band, ma è evidente che non si può paragonare all’esuberanza ritmica di Stewart Copeland o alla versatilità di Vinnie Colaiuta, storici batteristi che hanno accompagnato Sting nelle varie fasi della sua carriera. Il Wartbergfreibad, trasformato per l’occasione in un’arena a cielo aperto, ha offerto non solo spazio e acustica perfetta, ma anche una scenografia naturale amplificata da un uso sapiente di luci e proiezioni. L’acustica era davvero ottima per un posto all’aperto, con una equalizzazione equilibrata dei toni, ed un volume non elevato persino in transenna. L’alternanza di luce naturale e illuminazione teatrale ha accompagnato l’evoluzione musicale, mentre la band, affiatata e precisa, ha supportato Sting con una naturalezza impressionante. Dopo “Every Breath You Take”, che ha fatto vibrare all’unisono le migliaia di voci presenti, il bis ha chiuso la serata con due brani simbolici: “Roxanne”, in una versione estesa e coinvolgente, e la toccante “Fragile”, suonata in punta di dita, sotto un cielo ormai stellato. Un commiato intimo, quasi sussurrato. L’artista vincitore di 17 Grammy Award, Sting, continua a stupire con il suo tour mondiale “STING 3.0”, accompagnato dal virtuoso chitarrista Dominic Miller e dal dinamico batterista Chris Maas (Mumford & Sons, Maggie Rogers). Il tour arriverà in Italia nel luglio 2025 con date a Bassano del Grappa, Roma e Codroipo. Lo spettacolo propone un repertorio che attraversa tutta la carriera di Sting, dalle hit dei Police alle composizioni più rare, presentate con la freschezza di un trio affiatato. Il tour è accompagnato dalla nuova canzone “I Wrote Your Name (Upon My Heart)”, mixata dal pluripremiato Robert Orton e pubblicata da Cherrytree Music Company/Interscope Records.

Scaletta completa del concerto di Heilbronn (7 giugno 2025):

  1. Message in a Bottle
  2. If I Ever Lose My Faith in You
  3. Englishman in New York
  4. Every Little Thing She Does Is Magic
  5. Fields of Gold
  6. Never Coming Home
  7. Synchronicity II
  8. Mad About You
  9. Spirits in the Material World (con Sophie Gray)
  10. Wrapped Around Your Finger
  11. Driven to Tears
  12. Shape of My Heart
  13. I Wrote Your Name (Upon My Heart)
  14. Walking on the Moon
  15. So Lonely
  16. Desert Rose
  17. King of Pain
  18. Every Breath You Take

Bis:

  1. Roxanne
  2. Fragile

Roberto Buono

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