Caso Galvagno e questione morale

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Mentre la nostra Isola vive una situazione drammatica e avrebbe bisogno di una classe dirigente competente ed efficiente, l’ennesima bufera giudiziaria travolge il governo Schifani e la sua maggioranza.  La questione morale in Sicilia rappresenta un allarme permanente: adesso è arrivato il momento di dire basta!

La Sicilia deve affrontare sfide epocali: il cambiamento climatico e la conseguente siccità, un tasso di disoccupazione tra i più alti d’Europa e la fuga dei giovani, lo stato inaccettabile delle nostre strade e dei nostri trasporti, l’incapacità di risolvere il problema dei rifiuti senza aggravare una situazione ambientale che ha superato i limiti accettabili e tanti altri ancora.

Avremmo bisogno di risorse per affrontare i problemi gravissimi della Regione e invece i fondi europei, le misure dei governi nazionali vengono depredate da un governo e un parlamento siciliano che sta superando qualsiasi limite di decenza. Le regioni più in difficoltà di Spagna, Portogallo, Irlanda e di tanti Paesi dell’Est hanno speso bene e si sono rialzate, mentre la nostra situazione continua a peggiorare e non passa giorno senza che una nuova inchiesta giudiziaria o giornalistica accenda la luce su politiche predatorie della mala politica che governa da anni la nostra Isola.  

Tornano in mente le parole di Enrico Berlinguer, in una famosa intervista a Scalfari, di 44 anni fa: “I partiti di oggi non fanno più politica… sono soprattutto macchine di potere e di clientela, senza alcuna conoscenza dei problemi della società, della gente, senza idee e ideali, progetti e programmi” e continua “gestiscono interessi disparati, personali, contraddittori, talvolta anche loschi”.

Ecco, la classe politica siciliana, spesso in accordo con la mafia, governa in questo modo da molto più di quarant’anni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Per questo davanti all’ennesimo scandalo che in un Paese normale porterebbe a delle dimissioni immediate e spontanee, affermiamo con forza che Galvagno e tutti i membri di maggioranza, coinvolti nell’inchiesta, si dimettano, per rispettare la dignità della democrazia e della nostra regione. La politica deve rispondere a requisiti di etica e moralità che vanno oltre la contestazione di un reato, oltre lo svolgimento di un processo penale. In un processo, in Italia, per fortuna, servono prove inconfutablili per condannare un imputato e vedremo come sarà giudicato Galvagno.             In politica le prove per condannarlo le abbiamo gia!  

La nostra vera speranza è però che sia il popolo siciliano a cacciare dalle istituzioni e dalla politica chi non merita di governare la Sicilia. È infatti arrivato il momento di cambiare rotta: Sinistra italiana – Avs invita i siciliani e le siciliane a ribellarsi, a dire basta. Sappiamo bene che i nostri corregionali hanno la forza di farlo, è successo altre volte, bisogna rialzare la testa subito.

Per la segreteria regionale di sinistra Italiana.              Il segretario regionale Pierpaolo Montalto

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