No agli analfabeti della democrazia

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L’espressione del Presidente della Repubblica alla cinquantesima Settimana Sociale dei cattolici che si è tenuta a Trieste. E citando il filosofo francese Toqueville, autore di “ La democrazie en Amerique”, aggiunge “ Una democrazia senz’anima è destinata ad implodere “. Un duro e chiaro richiamo del Capo dello Stato, sullo stato di salute della democrazia , sui rischi di una sua sottovalutazione, sulla disaffezione verso di essa dei cittadini, quasi che le garanzie delle nostre libertà fossero logore. La crisi contemporanea che attanaglia l’Occidente , intesa come incapacità della democrazia di mantenere le promesse scritte nelle Costituzioni di difendere i cittadini , di tutelare le persone e le comunità sociali. E questo è anche l’oggetto del contendere politico in Francia, Inghilterra, Stati Uniti. Difronte alla difficoltà e incapacità della democrazia di garantire i diritti è in atto un tentativo di superamento di questo modello per farlo evolvere verso uno autoritario. Contro questo tentativo si è levata la voce del Presidente Mattarella. La democrazia deve garantire eguaglianza del diritto di voto a tutti, ruolo e funzionamento delle assemblee elettive e soprattutto impedire che le decisioni della maggioranza non devono violare i diritti delle minoranze e impedire loro la contesa del potere. Il fine della democrazia è il perseguimento del bene comune che non è quello solo nell’interessa della maggioranza . La volontà generale non è la volontà della maggioranza , perché molte volte può essere più oppressiva della dittatura. Parlando dell’Occidente e d in particolare dei Europa e di pace , ancora Mattarella rincara la dose attaccando il falso pacifismo, perché il ricercare la pace deve essere una reazione morale consapevole del diritto del cittadino alla pace interna e esterna. Un ruolo decisivo deve tornare a giocarlo l’Europa , soprattutto in un momento di gravi tensioni che affliggono il Vecchio Continente , che deve costruire una nuova sovranità che dia sostanza concreta e non illusoria agli Stati membri. Un’Europa unita non solo dal punto di vista monetario e fiscale , ma anche politico , diventa garanzia di salvaguardia di libertà, di pace e democrazia. E su questi temi che votano i Paesi in questi giorni e nei prossimi mesi , in una contesa che riguarda tutti perché sono in gioco valori e principi universali.

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