Lollobrigida: “Con Usa rapporti ottimi. Dazi? Il 10% è accettabile ma proteggeremo il Made in Italy”

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In un’intervista a ‘Il Foglio’, Lollobrigida sottolinea che, “Questa tre giorni molto intensa negli Stati Uniti è il segnale che con Washington il rapporto è ottimo. Sono stato il primo ministro dell’Agricoltura di un paese dell’Ue a essere ricevuto alla Casa Bianca. E il primo viaggio della segretaria americana all’Agricoltura, la mia amica Brooke Rollins, è stato proprio a Roma, il 2 giugno”. Sui dazi la sua posizione è chiara: ” Al tavolo delle trattative tra Bruxelles e Washington sta emergendo sempre più una posizione realista che considera accettabili dazi al 10 per cento nei confronti delle esportazioni europee negli Usa. “E’ chiaro che per un paese esportatore come il nostro sarebbe meglio non ci fosse alcun dazio, che può essere un problema”, argomenta il ministro.

Il titolare del dicastero dell’agricoltura fa un’analisi storica sulla questione dazi. “Mentre si partiva da ipotesi di dazi al 200 per cento che sarebbero stati inaccettabili, un 10 per cento anche secondo le diverse realtà che operano nel mercato potrebbe essere più facilmente spalmato su tutta la filiera dell’export. Quello che mi sono premurato di spiegare ai miei colleghi americani è che alcuni prodotti hanno un effetto di moltiplicazione del loro valore, che rappresenta una ricchezza anche per loro. Per questo su alcuni beni come il Parmigiano o i nostri vini, la nostra attenzione è massima nell’evitare l’imposizione di dazi. Ma è qualcosa che, ripeto, si sta portando avanti come interlocuzione a livello europeo. Noi possiamo più che altro fare da ponte per avvicinare le diverse posizioni”.

Anche sulla possibilità di arrivare a una proroga oltre il 9 luglio, paventata dalla stessa Amministrazione Trump, Lollobrigida riconosce che “è come se ci fosse stato un cambio di fase. Lo stesso Trump si è detto disponibile a trovare una soluzione, a fronte di una serietà da parte dell’Ue, cosa che anche il presidente americano ha riconosciuto. Ho come l’impressione che qualcuno all’inizio puntasse più a dividere il fronte europeo nel dialogo con gli Usa, e invece poi c’è stato il gran lavoro portato avanti da Meloni e von der Leyen per evitare davvero che scoppiasse una guerra commerciale”.

Lollobrigida insiste anche sul delicato tema delle contraffazioni. “Il nostro obiettivo è evitare frodi salvaguardando il consumatore, che merita di sapere da dove arrivano i prodotti che sta acquistando. Ma non abbiamo alcuna preclusione ideologica e siamo pronti ad ascoltare tutti”.

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