L’apparire sempre in forma con corpi perfetti, modellati dalla chirurgia estetica costituisce, da molti anni una presenza costante del mondo moderno. Il mostrare un corpo sempre giovane e perfetto costituisce una sorta di talismano per allontanare il più possibile il giorno della fine . Ma , soprattutto le donne ricorrono alla chirurgia estetica, per corrispondere all’ immaginario sessuale maschile,facendosi sempre più simili a bambole artificiali. Il corpo ĆØ bello proprio perchĆ© ĆØ imperfetto . E l’ imperfezione non ha una connotazione oggettiva . Ciò che ĆØ bello ĆØ soggettivo . Ma saranno poi felici queste donne? Dopo una gravidanza si decide di rifarsi il seno , perchĆ© messo a dura prova dall’ allattamento, o un’ adolescente che si vede brutto il naso o le labbra decide di liberarsi da questa imperfezione. Molto spesso capita che anche l’ intervento crea insoddisfazione e si ricorre ad altri interventi, sino a provocare effetti deformanti . Il paradosso ĆØ che in questi casi ogni intervento crea insoddisfazione, ogni tentativo di rendere il corpo perfetto, lo deturpa . Rifarsi tutto il corpo non ĆØ possibile o quantomeno non ĆØ semplice correggere l’ immagine inconscia del proprio corpo. L’ esperienza ci insegna che uomini e donne possono vivere felici anche con un corpo non armonico , cosƬ non sono felici coloro che vanno alla continua ricerca della perfezione corporea. Il bisturi ĆØ diventato nell’ immaginario collettivo di questa nostra ‘ modernitĆ ‘ il deus ex machina che prova a correggere e dare risposta alle nostre domande di perfezione. Abbiamo parlato delle donne , ma anche gli uomini hanno il culto della perfezione corporea: muscoli gonfi, dentatura perfetta, toraci gonfi , una sorta di ostentazione di onnipotenza. Ci troviamo difronte ad un’ epidemia di narcisismo diffuso che confligge con le relazioni affettive verso gli altri . La paura della morte allontana l’ amore .
L’apparire a tutti i costi sempre giovani e belli
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