Una serata intensa e coinvolgente quella andata in scena lunedì 16 giugno 2025 alla Casa del Jazz, nel cuore verde di Roma, dove Cinzia Tedesco ha presentato il suo nuovo progetto “Cross Over” segna per Cinzia Tedesco un ritorno a un jazz dal respiro contemporaneo, plasmato da arrangiamenti raffinati, sonorità ricercate e un groove energico e coinvolgente. Un progetto nato dalla collaborazione tra la vocalist e il pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra Pino Jodice. Il repertorio è originale e comprende standard strumentali di Pat Metheny, a cui la Tedesco dà voce con testi di sua composizione, oltre a canzoni di James Taylor, Sting e Bob Dylan, il tutto valorizzato dagli arrangiamenti di Pino Jodice e da un’interpretazione che conferma l’approccio personale e riconoscibile della Tedesco. Sul palco un gruppo di musicisti di alto livello: Pino Jodice al pianoforte e tastiere, Luca Pirozzi al basso elettrico, Pietro Iodice alla batteria e, come special guest, Maurizio Giammarco ai sassofoni. La serata alla Casa del Jazz inizia con un’atmosfera raccolta. Cinzia appare in un abito velato, ornato da delicate decorazioni dorate e perline. Il concerto prende il via con “Sailing” di Christopher Cross, proseguendo con “Afro Blue”, riarrangiato da Pino Jodice, nel quale la batteria viene suonata con bacchette feltrate e la voce della Tedesco si esprime attraverso raffinati vocalizzi. La scaletta prosegue con omaggi a Michael Jackson e Miles Davis con l’esecuzione di “Human Nature”, un arrangiamento particolarmente riuscito, e con “How Sweet It Is”, brano reso celebre da James Taylor e interpretato anche da Marvin Gaye, che regala spazio a un bellissimo assolo del sassofonista Giammarco, mentre Cinzia dà il meglio di sé in un’interpretazione coinvolgente. A metà serata, Cinzia Tedesco legge un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il ventennale della Casa del Jazz, che ne celebra il valore come luogo di cultura, legalità e formazione giovanile, nato da un bene confiscato alla criminalità. È poi il momento del giovanissimo Jacopo Iodice, figlio della cantante, che fa il suo debutto su un palco prestigioso mostrando un talento promettente e una naturalezza sorprendente per la sua età, una dote che sembra ereditata dalla famiglia Tedesco–Iodice, già ammirata in contesti importanti come l’Auditorium e manifestazioni jazz di rilievo. Seguono la rilettura del “Coro a bocca chiusa” da Madama Butterfly di Puccini, in una versione jazz da camera con pianoforte in evidenza e batteria suonata con spazzole, e “Seven Days” di Sting che Cinzia Tedesco interpreta con intensità e delicatezza, offrendo una lettura raffinata che unisce eleganza vocale e sensibilità jazzistica La serata prosegue con un raro brano di Ann Ronnell, già interpretato in passato da Nina Simone, accompagnato da una sessione di jamming con basso, batteria e voce. Un momento di grande energia è il duetto tra Cinzia e Maurizio Giammarco al sax tenore, con la voce e il sax che si rincorrono e si intrecciano. Cinzia sottolinea con un elogio il talento del sassofonista prima di passare al tributo a Bob Dylan, che include un saluto ad Angelo Maggi, doppiatore presente in sala in seconda fila, a cui la Tedesco rivolge un saluto affettuoso e un invito ad alzarsi per salutare il pubblico (con lui collabora nel progetto “Cinzia Tedesco & Angelo Maggi: Le voci di Bob Dylan”). Il tributo culmina con “Knocking on Heaven’s Door”, eseguito in un arrangiamento molto soft, con la batteria suonata con le spazzole e l’insieme suonato in modo sussurrato. L’ultimo brano è “Songs for Bilbao” di Pat Metheny, con testo scritto dalla stessa Tedesco. Questo pezzo lascia spazio a lunghi assoli, in particolare quello di Pietro Iodice, che si produce in un assolo prolungato. Durante il brano, Pietro, il batterista, scambia un cenno d’intesa con il fratello al pianoforte, Pino, per dare il via all’attacco finale, suggellando una performance di grande complicità e talento. Dopo un applauso caloroso, Cinzia presenta la band e poi invita sul palco il figlio Jacopo, emozionata per il suo debutto. Dal pubblico si leva un coro spontaneo di “Tanti auguri a te”: è il compleanno di Cinzia, che ringrazia visibilmente commossa. Chiude la serata una Tedesco intensa e generosa, che si conferma tra le voci più versatili e intelligenti del jazz italiano. Le esibizioni di Cinzia Tedesco raccolgono sempre consensi entusiastici da parte della critica e del pubblico. La sua voce raffinata e coinvolgente riesce a reinterpretare con grande personalità tanto le arie più amate del repertorio classico quanto i brani jazz, mantenendo sempre intatta l’essenza originale delle composizioni. Da più parti la critica ha sottolineato “la sua naturalezza nel passare dal lirismo colto alla franchezza soul, tra standard internazionali e scrittura d’autore”, e l’ensemble che l’accompagna viene definito “tra i più solidi e ispirati del panorama jazz nazionale”. Il pubblico della Casa del Jazz lo ha capito bene: in piedi, ha salutato con entusiasmo una serata da ricordare. La Tedesco si conferma stasera un’artista di grande classe, capace di emozionare con la sua passione e originalità, e di valorizzare al meglio la qualità di una band altrettanto eccellente.
Parco di Casa del Jazz, 16 Giugno 2025 https://www.casadeljazz.com/
Formazione
Cinzia Tedesco – Voce
Pino Jodice – Pianoforte & tastiere
Luca Pirozzi – Basso elettrico
Pietro Iodice – Batteria
Special Guest
Maurizio Giammarco – Sax tenore e soprano
Jacopo Iodice – Pianoforte



Roberto Buono