Sono in migliaia, molti vestiti in maniera a dir poco eccentrica, tutti allegri e entusiasti i manifestanti pronti a partire in corteo per il Roma Pride 2025 a piazza della Repubblica.
Intanto il carro di Muccassassina con sopra Rose Villain e tanti ragazzi e ragazze seminudi, truccatissimi e incredibilmente euforici che cantano e ballano, fa il giro della piazza e la folla si scatena ballando sulle note di ‘Fuorilegge’ cantata dall’artista madrina della manifestazione, che è anche il titolo del Roma Pride di quest’anno.
Tanti, tra i manifestanti, gli slogan contro l’omofobia, tanti quelli contro l’eccidio perpetrato da Israele a Gaza. “Non ti preoccupare, Mamma sono bisex, non fascista”, “Siamo famiglie, non siamo reati”, “Seppelliamo l’omofobia”, alcuni degli slogan scritti su cartelli o sulle magliette dei manifestanti. E sui carri numerosi slogan inneggiano a “Free Palestine”: “Condanniamo il genocidio e i suoi sponsor”.
“Riccardo Magi espone un cartello che raffigura Giorgia Meloni con un gioco di parole volgare e sessista. Ecco il livello delle opposizioni. Siamo stanchi e disgustati da questi metodi che da anni alimentano odio, istigano alla violenza e colpiscono in particolare le donne di centrodestra con insulti sessisti mascherati da satira. Magi dovrebbe solo vergognarsi. Un omuncolo rancoroso che sfoga la propria frustrazione contro una donna che ha avuto il coraggio, la forza e il consenso che a lui non basterebbero dieci vite per conquistare”. Lo dichiara il vicepresidente di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini.
Il riferimento è all’attacco livoroso alla premier Meloni, accusata di essere “amica di questi regimi”. Il carro, su cui il segretario di + Europa ha scelto di salire, era anche il supporto di scritte sessiste come “Censura sto carro” o “Sali sul carro delle cause perse… da vincere insieme”. Non solo: gli attivisti presenti alla manifestazione hanno mostrato cartelli con su stampato “-Meloni +Limoni”, “educazione sessuo-affettiva nelle scuole subito” e “sposa chi ti pare, tanto divorzi uguale”.
«Del deputato Magi conosciamo sia le posizioni politiche, su cui siamo agli antipodi, sia gli strampalati travestimenti come quello da fantasma di qualche settimana fa, ma il cattivo gusto di oggi ha superato ogni confine», commenta il deputato di Fratelli d’Italia Elisabetta Lancellotta, capogruppo in Commissione Femminicidio. «Il cartello sessista contro il presidente del Consiglio esposto al Pride di oggi ci lascia senza parole. Non pensavo che un deputato tanto attento ai diritti civili e che si proclama progressista potesse scendere così in basso. Evidentemente – conclude la deputata FdI – la sua attenzione a certi temi è solo di facciata. Nel suo intimo è sessista, volgare, ed evidentemente non sa come scaricare le sue frustrazioni».