È finita un’era, l’uomo buono venuto “dalla fine del mondo” ha raggiunto la casa del Padre. Papa Francesco è morto! A darne notizia è stato il Cardinal Camerlengo, Farrell. Se n’è andato nella dignità della sofferenza non prima di aver impartito ieri, dalla loggia delle benedizioni, ai fedeli romani e di tutto il mondo la benedizione pasquale urbi et orbi, concedendo l’indulgenza plenaria nell’anno del Giubileo. Va via una grande figura umana, spirituale e storica del terzo millennio, una voce umile, carismatica e autorevole del terzo millennio. Come da sua volontà verrà seppellito all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.  Un lutto che colpisce al cuore l’intero pianeta e che segna il trapasso della storia in un momento nel quale i focolai della guerra imperversano in varie parti del globo. Una notizia difficile da accettare. Il vescovo di Roma dalla “De Amicisana” storia familiare ha voluto segnare, con la sua semplicità francescana di arguto gesuita, gli aspetti più dolci e delicati della società contemporanea alla quale neanche il suo esempio di vita è servito per apprezzare i valori basici della pacifica convivenza. Si aprono i giorni del lutto di quel lutto che porterà nella città eterna tutti i capi di stato del mondo che arriveranno al suo capezzale a rendergli il doveroso, dovuto e sentito omaggio. L’ultimo omaggio a un uomo che ha anteposto il bene al male, gli altri a se stesso.