La telefonata tra Trump e Putin. Lo zar russo disposto a una tregua solo con ‘accordi appropriati e compromessi’

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La telefonata fra Donald Trump e Vladimir Putin è partita dalla  Casa Bianca,  notizia confermata indirettamente anche da Mosca, che  sul sito dell’agenzia di stampa Tass, riporta le anticipazioni che arrivano dagli Stati Uniti.

Il presidente degli Stati Uniti, pochi minuti prima, ha avuto una telefonata con l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riferisce l’emittente “Cnn”, citando la presidenza di Kiev. Che cosa aspettarsi da questa telefonata tra Trump e Putin?  Il vicepresidente JD Vance ha dato alcune anticipazioni alla Cnn affermando di credere che il presidente Trump chiederà al presidente russo Vladimir Putin se intende “seriamente” arrivare alla pace con l’Ucraina. Vance ne ha parlato con i giornalisti a bordo dell’Air Force Two, al ritorno dall’Italia. Il vicepresidente Usa, si legge nella anticipazione diramata dalla Cnn, ha sottolineato che gli Stati Uniti “non gireranno a vuoto” nei loro tentativi di raggiungere una soluzione. “I colloqui vanno avanti da un po’. Ci rendiamo conto che siamo in una situazione di stallo. Credo che il presidente dirà al presidente Putin: senti, fai sul serio? Dici sul serio? – ha detto il vicepresidente americano – Ci sono molti vantaggi economici nel disgelo tra la Russia e il resto del mondo, ma non si otterranno se si continua a uccidere un sacco di persone innocenti”.

Da Mosca si apprende intanto che non è previsto al momento alcun incontro tra i presidenti russo e statunitense Vladimir Putin e Donald Trump. A dirlo ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “No, non lo stiamo preparando adesso”, ha detto il portavoce.

Putin è fiducioso che le sue forze possano sfondare le difese ucraine entro la fine dell’anno per prendere il pieno controllo delle quattro regioni ucraine (Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson) annesse da Mosca nel 2022: lo riporta Bloomberg, che cita una fonte a conoscenza dei piani del leader russo. Ciò significa che è improbabile che Putin offra concessioni significative al presidente statunitense Donald Trump, commenta l’agenzia di stampa in vista della telefonata di oggi tra i due leader. Da parte loro, prosegue, i funzionari europei temono che Trump possa cercare di forzare un accordo comunque.

Nonostante tutti i discorsi sulla fine dei combattimenti, il presidente russo è pronto per una guerra prolungata qualora il conflitto si dovesse rivelare necessario per raggiungere i suoi obiettivi ed è ottimista riguardo alla prospettiva di ulteriori sanzioni da parte degli Stati Uniti, secondo altre due persone vicine al Cremlino. «Trump vorrebbe che Putin accettasse una tregua, ma lui non vuole assolutamente farlo», ha detto Sergei Markov, consulente politico con stretti legami con il Cremlino. «Mosca non è interessata a un fallimento dei colloqui. Sta cercando di manovrare affinché questi negoziati proseguano parallelamente ai combattimenti». Una sorta di offensiva finale nelle regioni critiche che possa andare a sfiancare Kiev, tenendo però aperto il tavolo dei negoziati.

Conversazione telefonica di due ore tra il presidente Usa, Donald Trump e l’omologo russo, Vladimir Putin. Un cessate il fuoco con l’Ucraina sarà possibile solo una volta raggiunti accordi appropriati, ha detto Putin durante il colloquio, secondo quanto riporta la Tass.  “La conversazione con Trump ha avuto luogo ed è durata più di due ore”, ha detto Putin ai giornalisti, definendola “molto costruttiva e utile”. “Mi è stato chiesto di dire qualche parola sui risultati della nostra conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti. Questa conversazione ha avuto luogo. È continuata per oltre due ore”, ha detto Putin ai giornalisti secondo quanto riporta Interfax. “Vorrei sottolineare che è stato un colloquio molto concreto e piuttosto franco”, ha detto Putin. La conversazione è stata “molto utile”, ha aggiunto.

Putin avrebbe inoltre espresso la sua gratitudine al presidente della Casa Bianca per il suo ruolo nel rilanciare i negoziati diretti tra Russia e Ucraina, un passo che il Cremlino considera fondamentale per trovare una soluzione diplomatica al conflitto. Lo hanno riportato le agenzie di stampa russe, sottolineando come questo gesto sia visto come un importante segnale di apertura e volontà di dialogo da parte degli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato dalla Tass, lo zar avrebbe detto a Trump di essere disposto a una tregua solo con “accordi appropriati” e compromessi e si sarebbe impegnato a lavorare con l’Ucraina su un memorandum per la pace futura: “Abbiamo concordato con il Presidente degli Stati Uniti che la Russia proporrà ed è pronta a collaborare con la parte ucraina su un memorandum riguardante un possibile futuro trattato di pace con la definizione di una serie di posizioni, come ad esempio i principi di risoluzione, i tempi di un possibile accordo di pace e così via, compreso un possibile cessate il fuoco”.

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