IUC: La IUC al Goethe Institut | Omaggio a Wolgang Rihm | Erik Bertsch pianoforte | 10.06.2025 ore 20.30

Date:

La IUC al Goethe – Institut

Omaggio a Wolfgang Rihm

Erik Bertsch pianoforte

Martedì 10 giugno 2025 ore 20.30

Auditorium del Goethe-Institut (via Savoia, 15)

Il pianista italo-olandese con l’omaggio a Rihm e Brahms

La IUC al Goethe – Institut presenta Omaggio a Wolfgang Rihm, recital del pianista italo-olandeseErik Bertsch che si terrà martedì 10 giugno (ore 20.30) presso l’Auditorium del Goethe-Institut di Roma (via Savoia, 15).

Raffinato interprete della musica contemporanea che collabora con alcuni dei più importanti compositori della scena contemporanea, Erik Bertsch propone un omaggio a Wolfgang Rihm scomparso il 27 luglio 2024. Nato nel 1952 a Karlsruhe in Germania, Rihm è stato uno dei compositori più importanti della sua generazione, con un catalogo di opere di oltre 400 composizioni che vanno dai brani per pianoforte al balletto per grande orchestra passando da tutte le forme musicali tradizionali inclusa l’opera. Allievo di E. Werner, K. Stockhausen e K. Huber, autore prolifico e tra i contemporanei più eseguiti nel mondo è considerato un caposcuola della cosiddetta corrente neoromantica che, abbandonando le problematiche linguistiche della Nuova Musica, ricerca una libertà d’espressione al di fuori dei dogmatismi delle recenti avanguardie europee. Bertsch propone un percorso musicale che alterna composizioni di Rihm che vengono poste in dialogo con i sei Klavierstücke op. 11 di Brahms.

La musica di Wolfgang Rihm rappresenta un affascinante ponte fra la contemporaneità e la grande tradizione romantica tedesca. La forza e l’originalità dell’identità estetica e filosofica di Rihm (recentemente scomparso, nel luglio 2024) vivono infatti nel dialogo costante con la musica dei grandi compositori del passato, senza però mai scadere nel citazionismo e soprattutto mantenendo una grande coerenza nel perseguire un linguaggio estremamente personale e di profonda espressività (non senza scontri con le correnti dominanti del secondo dopoguerra).

Esempio folgorante di questo rapporto con la cultura tedesca è Ländler composto nel 1979: il titolo si rifà alla tipica forma di danza in ¾ diffusa in Austria e nella Germania meridionale, probabile antenata del valzer, che in questo caso viene sottoposta a una straniante rielaborazione in cui la pulsazione ritmica danzante e l’armonia si perdono in un’astratta sospensione temporale. Stesso trattamento ritroviamo in Brahmsliebewalzer (1985) in cui Rihm omaggia esplicitamente il Brahms delle ultime opere pianistiche e dei Valzer op. 39, richiamando fortemente la scrittura pianistica brahmsiana ma creando anche in questo caso un’inquietante ambiguità armonica che percorre tutto il brano. Anche in un breve lavoro d’occasione come Auf einem anderen Blatt, composto nel 2000 per i 75 anni di Pierre Boulez, nonostante la scrittura scarna e astratta, si colgono facilmente gli echi di un lirismo romantico che ha il suo cuore in un accordo di Si bemolle maggiore più volte ripetuto, perdendosi in un dolce e soporifero pianissimo.

Composto tra il 1976 e il 1977 il Klavierstück Nr. 6 è invece un lavoro particolarmente significativo nella produzione di Rihm e può essere considerato un punto di svolta nella maturazione di uno stile personale, più espressivo e gestuale. Nonostante il titolo “Bagatellen” potrebbe far immaginare una collezione di pezzi brevi, ci troviamo di fronte a un unico lavoro di grande tenuta emotiva e forti contrasti che però è effettivamente composto da una successione di frammenti o “schizzi” in cui il materiale musicale viene costantemente rielaborato. Particolarmente significativa è la comparsa in una delle sezioni centrali del tema iniziale dell’Intermezzo op. 118 n. 6 di Brahms (a sua volta ispirato dal motivo del Dies Irae gregoriano) eseguito in un pianissimo estremo e nella sezione più acuta della tastiera del pianoforte.

Non a caso in questo concerto i lavori di Wolfgang Rihm vengono posti in dialogo proprio con i sei Klavierstücke op. 118, composti da Brahms nell’estate 1893 e dedicati all’amica di sempre Clara Wieck Schumann. Come le altre raccolte pianistiche composte negli ultimi anni della sua vita (op. 116, 117 e 119) l’op. 118 è un esempio emblematico del tardo pianismo brahmsiano, così intriso di intimo lirismo e nostalgia ma allo stesso tempo caratterizzato da una scrittura densamente contrappuntistica e una mirabile gestione formale. Nonostante la brevità di questi ultimi lavori pianistici possiamo infatti solo rimanere incantati dalla raffinatezza compositiva con cui Brahms riesce a elaborare un materiale tematico ridotto al minimo ma teso al massimo dell’espressività.

                                                                                              Erik Bertsch

Biografia Erik Bertsch

Pianista italiano di origini olandesi, Erik Bertsch si dedica con curiosità e spirito di ricerca al repertorio contemporaneo, collaborando con compositori come George Benjamin, Marco Stroppa, Ivan Fedele, Fabio Vacchi, Alessandro Solbiati, Fabio Nieder e facendo dialogare nei suoi programmi da concerto musiche più o meno lontane nel tempo, illuminando richiami e affinità elettive inaspettati e sorprendenti. Le sue incisioni del Primo Libro delle Miniature Estrose di Marco Stroppa (Kairos, 2020) e dell’opera completa per pianoforte di George Benjamin (Piano Classics, 2024) ricevono unanime apprezzamento dalla critica internazionale, ottenendo tra l’altro 5 stelle e il riconoscimento di Disco del mese per Classic Voice e recensioni a 5 stelle per le riviste Diapason (“Erik Bertsch y déploie une électrisant virtuosité” Patrick Szersnovicz), Classica, Musica. L’attività concertistica lo porta a esibirsi in importanti sale (Sala Sinopoli del Parco della Musica di Roma, Teatro Bibiena di Mantova, Cappella Paolina del Quirinale, Salle de Concert del Conservatorio di Montreal, Teatro Litta e Palazzina Liberty di Milano, West Road Concert Hall di Cambridge, Teatro dei Rozzi di Siena, Teatro Niccolini di Firenze, Casa della Musica di Parma…) per stagioni come Accademia Filarmonica Romana, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Milano Musica, Amici della Musica di Firenze, Rondò – Divertimento Ensemble di Milano, Traiettorie di Parma, Concerti del Quirinale, Accademia Chigiana di Siena, Société de Musique Contemporaine du Québec, Amici della Musica di Modena, Festival Nuova Consonanza, Piano City Milano, Festival Forlì Open Music, Biennale Koper, Festival Nuovi Spazi Musicali di Ascoli Piceno, La Milanesiana, Festival Trame Sonore di Mantova… In più occasioni inoltre suona in diretta radiofonica per Radio3. Conclusi gli studi con lode al Conservatorio “Cherubini” di Firenze sotto la guida di Maria Teresa Carunchio, Erik prosegue il perfezionamento con Alexander Lonquich (Accademia Chigiana di Siena), Enrico Pace (Accademia di Musica di Pinerolo) e per la musica da camera con Carlo Fabiano (Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma). Importante per l’approfondimento del repertorio contemporaneo è stata la guida di Maria Grazia Bellocchio (Divertimento Ensemble, Milano) e di Pierre-Laurent Aimard e Tamara Stefanovich (Piano Academy, Monaco di Baviera).

Per informazioni

Tel. 06.3610051-52

www.concertiiuc.it 

Omaggio a Wolfgang Rihm

Erik Bertsch pianoforte

Martedì 10 giugno 2025 ore 20.30

Auditorium del Goethe-Institut (via Savoia, 15)

Wolfgang Rihm (1952-2024)     Ländler (1979)

Johannes Brahms (1833-1897) Intermezzo op. 118 n. 1

Intermezzo op. 118 n. 2

Wolfgang Rihm                           Auf einem anderen Blatt (2000) Prima esecuzione italiana

Wolfgang Rihm                           Brahmsliebewalzer (1985)

Johannes Brahms                                 Ballade op. 118 n. 3

                                              Intermezzo op. 118 n. 4

Wolfgang Rihm                           Klavierstück n. 6 “Bagatellen” (1977-1978)

Johannes Brahms                                 Romance op. 118 n. 5

                                              Intermezzo op. 118 n. 6

***

Biglietti Posto unico € 5,00  Acquistabile Online, contattando la IUC al 06 3610051-2 oppure la sera dell’evento presso l’Auditorium del Goethe Institut  ***

 ISTITUZIONE UNIVERSITARIA DEI CONCERTI
Uffici: Lungotevere Flaminio, 50 – 00196 Roma
Sede dei concerti: Aula Magna, Sapienza Università di Roma – Piazzale Aldo Moro 5
Tel. 063610051-2 | www.concertiiuc.it

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