La sera di giovedì 5 giugno al Teatro de’ Servi di via del Mortaro a Roma è andata in scena la seconda ed ultima replica de “I Tre Moschettieri, 40 anni dopo”, uno spettacolo in cui è stato impossibile non sorridere. Forse per l’assurdità affettuosa delle situazioni, forse per la verve genuina degli attori in scena, o forse perché in fondo, era chiaro a tutti che ci si stava divertendo davvero.
Il pubblico infatti, non ha mai smesso di farsi coinvolgere, applaudendo con calore e partecipazione, quasi a voler salire anche lui su quel palco per unirsi all’entusiasmo contagioso che lo spettacolo sprigionava.
Con la regia di Maurizio Di Carmine, l’associazione LA LUMINARIA ha presentato un adattamento ironico e brillante del celebre romanzo di Dumas, immaginando i Moschettieri quaranta anni dopo le loro gesta leggendarie. Ad animare lo spettacolo una comicità travolgente e mai banale, sia nel primo che nel secondo atto infatti, il ritmo incalzante, le battute sapientemente dosate e le situazioni rocambolesche hanno fatto esplodere più volte il teatro in risate sincere. Gli interpreti con la loro passione e il loro affiatamento, hanno saputo far arrivare il loro entusiasmo oltre la quarta parete, trasformando lo spettatore in un alleato divertito e affettuoso.
Una scelta particolarmente riuscita è stata quella di coinvolgere attivamente proprio il regista, Maurizio Di Carmine, rendendolo una figura centrale nello sviluppo narrativo. La sua presenza in scena, mai invadente ma sempre determinante, ha svolto il doppio ruolo di guida e collante tra le sequenze, aggiungendo un metateatro saporito e intelligente che ha ulteriormente arricchito l’esperienza del pubblico. Un’idea vincente, che ha reso ancora più evidente l’artigianalità viva del teatro, dove la costruzione della storia diventa parte dello spettacolo stesso.
Ma oltre l’umorismo, oltre la bravura degli attori in scena, c’è stato qualcosa di più profondo che questo spettacolo ha lasciato: il valore umano del teatro. “I Tre Moschettieri, 40 anni dopo” è stato una celebrazione del lavoro di gruppo, della passione condivisa, della voglia di mettersi in gioco anche in età adulta, esplorando le proprie potenzialità e creando sinergie.
Un inno alla bellezza del fare arte insieme, del riscoprirsi in nuovi ruoli, del dare spazio all’immaginazione e alla leggerezza, senza prendersi troppo sul serio ma portando in scena tutta la serietà dell’impegno e dell’affetto reciproco. Il teatro, in questo senso, non è solo palco e luci, ma è soprattutto comunità, scoperta e libertà. E tutti gli interpreti sul palco, con questo spettacolo, ce lo hanno ricordato in modo vivido, coinvolgente e… semplicemente esilarante.
LA LUMINARIA
presenta
I TRE MOSCHETTIERI 40 anni dopo
Adattamento e regia MAURIZIO DI CARMINE
Con: Igino Angelici, Ignazio Argentieri, Beatrice Citofilomarino, Giulia Maria Cosmelli, Maurizio Di Carmine, Michela Morganti, Cinzia Novallet, Francesco Randisi, Francesca Sacchetti, Giovanni Sacchetti, Maria Adelaide Salvidio, Massimo Viglietta.
Aiuto regia: Raffaella Anzalone | Disegno luci: Paolo Macioci | Organizzazione: Laura Donati
4, 5 giugno 2025 ore 20.30
Teatro de’ Servi, via del Mortaro 22 Roma

Loredana Margheriti