La notizia della chiusura del Monastero di Santa Caterina nel Sinai, arriva come un tuono a ciel sereno che provoca una profonda ferita alla storia del Cristianesimo. L’annuncio addolora profondamente il mondo cristiano e non solo. Il Monastero di Santa Caterina, il più antico monastero ortodosso attivo della penisola del Sinai, sarà chiuso per decisione delle autorità egiziane. Lo scorso 29 maggio, la corte d’appello egiziana ha emesso una sentenza che decreta la chiusura del monastero come luogo di culto, la confisca di tutte le sue proprietà a favore dello Stato e l’espulsione dei circa venti monaci ortodossi attualmente residenti nella struttura. Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, tra cui il portale Protothema, il sito verrà convertito in museo nell’ambito di un progetto di sviluppo turistico, una decisione che suscita sgomento in molte comunità religiose, poiché appare in netto contrasto con il valore storico e spirituale millenario del luogo. Il Monastero di Santa Caterina, patrimonio dell’UNESCO, è considerato uno dei luoghi più sacri del cristianesimo ortodosso e simbolo di dialogo tra le religioni.
Egitto – “Addio Mosè” e il mondo, quello benpensante, tace!
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