Familiari ed ex ostaggi si sono riuniti presso gli uffici dell’Hostages Forum a Tel Aviv per commemorare i 600 giorni in prigionia dei loro cari, chiedendo con forza al governo di mettere fine alla guerra a Gaza e riportare i rapiti a casa. “Faccio appello alla nazione israeliana e al suo leader, il primo ministro Benjamin Netanyahu: Trump ha aperto la porta, Edan (Alexander) è uscito e questa porta deve rimanere aperta finché tutti non saranno tornati a casa”, ha dichiarato Arbel Yehoud, 29enne tenuta da sola per tutti i 482 giorni di prigionia a Gaza. Con lei sul palco Eitan e Lucas Cunio, fratelli degli ostaggi David e Ariel Cunio, quest’ultimo fidanzato di Yehoud, e Yarden Bibas, la cui moglie Shiri e i due figli sono stati rapiti e uccisi a Gaza, tutti appartenenti al kibbutz Nir Oz.
Ex ostaggi contro Netanyahu: “Stop guerra, a casa rapiti”
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