Salvini è stato a Taranto per sostenere un candidato calato dall’alto, senza alcun legame reale con il territorio.
Lo ha fatto in un hotel a porte chiuse per evitare di far vedere che la coalizione del candidato Tacente è appoggiato dalla Lega Nord.
La stessa Lega nord che due giorni fa ha imposto in consiglio dei Ministri la riforma dei LEP in barba a quanto deciso dalla Consulta.
Sostanzialmente stanno provando a far rientrare l’autonomia differenziata dalla finestra dopo che la Corte Costituzionale l’ha bocciata buttandola nel cestino dalla porta.
Dicevamo, una cena per pochi intimi, per nascondere il vero volto del loro candidato Sindaco.
Perseverano nascondendo la Lega Nord come hanno fatto presentando una lista civica al posto del simbolo di partito. Ma i tarantini e i pugliesi non sono fessi, sanno bene che dietro Tacente si nasconde chi vuole consegnare voti a Salvini per tutelare gli interessi del nord, dietro la lista Prima Taranto si nasconde Prima il nord.
In queste ore si parla dell’ennesimo scippo al Sud: il rischio concreto di perdere i fondi PNRR destinati alla linea ferroviaria Taranto-Battipaglia è una vergogna. Il Governo Meloni, sostenuto proprio dalla Lega, continua a penalizzare Taranto.
Vengono in città solo per fare campagna elettorale, ma nei fatti smantellano ogni opportunità di sviluppo. Taranto non ha bisogno di slogan, ha bisogno di rispetto e di investimenti seri. E la Lega, in questa città, non ha lasciato nulla che valga la pena ricordare. La città merita rispetto, non comparse dell’ultima ora.
