Spese militari mondiali al record storico, lo certifica Sipri, il più importante istituto di ricerca per le stime delle spese militari

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È da tempo, parliamo della Guerra fredda, da prima della fine degli anni ’90, che il mondo non spende così tanto in armi e sistemi di difesa. Tra 2023 e 2024 si è verificato il più grande aumento della spesa militare degli ultimi 35 anni, superiore anche a quello di inizio millennio successivo agli attentati dell’11 settembre 2001.

Lo hanno rivelato i dati dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), il più importante istituto di ricerca al mondo per le stime delle spese militari. Le ragioni di questa crescita di spesa, avvenuta tra il 2023 e il 2024, sono da rinvenire nei nuovi conflitti internazionali scoppiati in tutto il mondo. E dal prossimo anno potrebbe anche continuare la spesa. Per quanto riguarda l’occidente la guerra in Ucraina spinge la spesa.

30 anni di relativa stabilità globale, con conflitti limitati ad aree ristrette e comunque di piccole dimensioni ed anche quando venivano coinvolte le grandi potenze avevano, tra gli anni ’90 e oggi, un rallentamento dell’aumento delle spese militari in quasi tutto il mondo. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha però completamente cambiato gli scenari globali. Questo conflitto sta coinvolgendo buona parte delle potenze mondiali che, come sottolineato dal Sipri, stanno tornando ad armarsi.

I Paesi più coinvolti sono ovviamente Ucraina e Russia. Kiev spende, per difendersi dall’invasione di Mosca, il 34% del proprio Pil in armi. La Russia, nonostante un’economia sempre meno da superpotenza, è il terzo Paese al mondo per spesa militare.

Il conflitto ha però anche portato al riarmo in Europa. La Germania è salita al quarto posto mondiale assoluto, con 77,8 miliardi di euro dedicati al proprio esercito, il 38% in più rispetto al 2023.

Per percentuale sul proprio prodotto interno lordo, il secondo Paese a spendere di più per il suo esercito è Israele. Dopo gli attentati del 7 ottobre, Tel Aviv ha dato il via a una campagna di invasione della Striscia di Gaza, di alcune regioni del sud del Libano e, dopo la caduta del regime di Bashar al Assad, anche alcune zone della Siria.

La spesa militare tra 2023 e 2024 in Israele è balzata del 65%, arrivando a 40,8 miliardi di euro.

Gli Stati Uniti rimangono comunque il Paese che investe maggiormente nella difesa. Un’industria delle armi molto sviluppata e grandi scorte di apparecchiature hanno permesso agli Usa di giocare un ruolo chiave nelle forniture di armi, sia all’Ucraina che a Israele.

Lo studio del Sipri è limitato al 2024 e, di conseguenza, non considera i più recenti sviluppi della spesa militare.

La Germania in particolare, con il nuovo governo di Fridrich Merz, ha deciso di attivare il nuovo meccanismo europeo che permette di sforare il tetto a debito e deficit per spese che riguardino l’esercito.

La stessa Unione europea ha promesso che mobiliterà, tra capitali pubblici e privati, 800 miliardi di euro per le spese militari, in modo da aggiornare e soprattutto da integrare l’equipaggiamento europeo, coinvolgendo principalmente aziende locali per diminuire la dipendenza del continente dagli Stati Uniti.

La spesa militare italiana arriva a 33 miliardi di euro all’anno
Armi, l’Italia tra i primi 10 esportatori al mondo con un +138% delle vendite in 5 anni

La spesa militare globale nel 2024 ha visto il suo più grande aumento dalla fine della Guerra Fredda, raggiungendo i 2,7 trilioni di dollari a causa di guerre e conflitti mondiali

Nel 2024, la spesa militare globale ha raggiunto i 2.718 miliardi di dollari, con un incremento del 9,4% in termini reali rispetto all’anno precedente. Secondo i dati recentemente pubblicati dallo Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), i cinque Paesi con i maggiori investimenti nel settore militare (Stati Uniti, Cina, Russia, Germania e India) coprono il 60% della spesa globale, con un totale combinato di 1.635 miliardi di dollari. L’Italia si attesta fuori dalle prime posizioni: è al 14imo posto con 38 miliardi di dollari (33 miliardi di euro), in crescita rispetto allo scorso anno.

Le spese militari dell’Italia
Con questa cifra, l’Italia rappresenta l’1,4% del totale globale (uno dei più bassi in Europa), con una spesa combinata di 1.635 miliardi di dollari. La cifra di 33 miliardi è in linea con quanto dichiarato dal bilancio del Ministero della Difesa nel 2025, pari a 32, con un aumento di circa 2 miliardi rispetto al 2024 ed un aumento generale del 60% negli ultimi dieci anni. Considerando gli ultimi dieci anni, la nostra nazione ha speso una somma annuale complessiva per la difesa che varia tra i 25 e i 30 miliardi di euro, un record.

Ogni anno i fondi destinati alla spesa militare e alla difesa subiscono variazioni, ma per il bilancio 2025 i costi diretti, in particolare quelli per il personale delle Forze Armate, costituiscono una delle voci di spesa più rilevanti. Si prevede che:

circa 6 miliardi di euro siano destinati all’Esercito;
2,8 miliardi all’Aeronautica;
2,3 miliardi alla Marina Militare.

A questi importi si aggiungono circa 1,21 miliardi per le missioni militari all’estero, 4,5 miliardi per il sistema pensionistico militare, oltre ai costi per le basi militari e le quote di partecipazione come membro dell’Ue e della Nato. Per quanto riguarda gli armamenti, si stima che la spesa per il 2025 raggiunga quasi 13 miliardi di euro.

Attualmente, la spesa militare italiana rappresenta circa l’1,5% del Pil, rimanendo però al di sotto della media dell’Unione Europea, che si aggira intorno al 2%. Dal 2014, i Paesi membri della Nato si sono impegnati a destinare almeno il 2% del Pil alla difesa, mentre il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha proposto di aumentare questa soglia al 5% del Pil degli Stati membri.

La classifica mondiale
L’aumento della spesa militare è stato riscontrato in tutte le regioni del mondo, con una crescita particolarmente rapida in Europa e Medio Oriente. Il 2024 segna il decimo anno consecutivo di aumento delle spese militari nel mondo, con tutti i primi 15 Paesi della classifica che hanno incrementato il proprio budget militare, portando la spesa complessiva a rappresentare il 2,5% del Pil mondiale.

Stati Uniti: 997 miliardi di dollari (+5.7%)
Cina: 314 miliardi di dollari (+7.0%)
Russia: 149 miliardi di dollari (+38%)
Germania: 88,5 miliardi di dollari
India: 86,1 miliardi di dollari (+1.6%)
Inghilterra: 81,8 miliardi di dollari (+2.8%)
Arabia Saudita: 80,3 miliardi di dollari (+1.5%)
Ucraina: 64,7 miliardi di dollari (+2.9%)
Francia: 64,7 miliardi di dollari (+6.1%)
Giappone: 55,3 miliardi di dollari (+21%)
Corea del Sud: 47,6 miliardi di dollari (+1.4%)
Israele: 46,5 miliardi di dollari (+65%)
Polonia: 38 miliardi di dollari (+31%)
Italia: 38 miliardi di dollari (+1.4%)
Australia: 33,8 miliardi di dollari (+1.9%)

I dati degli altri Paesi

Xiao Liang, ricercatore del Programma di spesa militare e produzione di armi del Sipri, ha dichiarato

Più di 100 Paesi hanno aumentato le loro spese militari nel 2024. 

La spesa militare in Europa, inclusa la Russia, è aumentata del 17%, raggiungendo i 693 miliardi di dollari, contribuendo in modo significativo all’incremento globale del 2024.

In particolare, la Germania ha visto un aumento del 28%, raggiungendo gli 88,5 miliardi di dollari, diventando così il Paese con la spesa più alta in Europa centrale e occidentale. Anche la Polonia ha visto un aumento significativo del 31%, con una spesa di 38 miliardi di dollari.

Cifre altissime anche per la Russia, 149 miliardi di dollari nel 2024 e un incremento del 38% rispetto all’anno precedente, doppio rispetto ai livelli del 2015. La crescita maggiore l’ha avuto però Israele: +65% e 46,5 miliardi di dollari nel 2024.

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