Da Venezia Barbara Lalle segue la Mostra Internazionale di Architettura: ‘Intelligens. Natural. Artificial. Collective’
Oggi l’anteprima per la stampa, dal 10 maggio l’apertura al pubblico della 19. Mostra Internazionale di Architettura: “Intelligens. Natural. Artificial. Collective.”
VENEZIA — Oggi, 8 maggio, si alza ufficialmente il sipario sulla 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la preapertura riservata alla stampa e agli addetti ai lavori. Il grande evento, che aprirà le porte al pubblico sabato 10 maggio e sarà visitabile fino al 23 novembre, è curato dall’architetto e innovatore Carlo Ratti e si presenta con un titolo che è già una dichiarazione d’intenti: Intelligens. Natural. Artificial. Collective.
Un’edizione che promette di essere diversa da tutte le precedenti, trasformando Venezia in un laboratorio a cielo aperto per immaginare come l’architettura possa rispondere alle sfide più urgenti del nostro tempo. “L’architettura deve diventare flessibile e dinamica, proprio come il mondo per cui sta progettando”, afferma Ratti, sottolineando come l’urgenza del cambiamento climatico imponga un cambio di paradigma: non più solo mitigare i danni, ma imparare ad adattarsi.
Oltre 750 partecipanti, tra creatività e scienza
La Mostra riunisce più di 750 partecipanti da tutto il mondo — non solo architetti, ma anche scienziati, filosofi, artisti, ingegneri, cuochi, agricoltori e perfino intagliatori — per riflettere insieme sul nostro futuro abitativo. Un approccio collettivo e transdisciplinare, che abbraccia tutte le forme d’intelligenza: naturale, artificiale e collettiva.
Tra i luoghi principali: i Giardini, l’Arsenale e Forte Marghera. Le Corderie dell’Arsenale accolgono i visitatori con un allestimento immersivo che si snoda attraverso tre mondi: Natural Intelligence, Artificial Intelligence e Collective Intelligence, per poi concludersi con una riflessione sorprendente: non è nello spazio che troveremo soluzioni ai nostri problemi, ma nella nostra capacità di ripensare la Terra.
Una Biennale che guarda avanti
Il progetto espositivo è stato curato con una mentalità radicalmente nuova, attraverso una selezione aperta e inclusiva che ha portato alla luce voci emergenti accanto a nomi affermati come premi Nobel, vincitori del Pritzker e storici curatori della Biennale. Non è più il tempo della solitudine creativa dell’architetto-star: Intelligens promuove un’idea di autorialità condivisa, ispirata alla ricerca scientifica e al lavoro di squadra.
Venezia, città-laboratorio dell’adattamento
Con il Padiglione Centrale chiuso per lavori, Venezia diventa essa stessa parte integrante della Mostra. Installazioni e prototipi abiteranno non solo i luoghi canonici della Biennale, ma anche altri quartieri della città, simbolicamente una delle più esposte alla crisi climatica.
Tantissime novità, tra cui quattro nuove nazioni e un Padiglione Italia dedicato al mare
Sono 66 le partecipazioni nazionali, con quattro new entry: Azerbaijan, Oman, Qatar e Togo. Il Padiglione Italia, curato da Guendalina Salimei, è dedicato all’intelligenza del mare con il progetto TERRÆ AQUÆ. Il Padiglione della Santa Sede torna con Opera Aperta, mentre il Padiglione Venezia esplorerà il ruolo delle biblioteche come luoghi di costruzione dell’intelligenza civica.
Spazio ai giovani: torna il Biennale College Architettura
La Biennale 2025 è anche una fucina di talenti: 8 progetti internazionali sono stati selezionati per la seconda edizione del Biennale College Architettura, un programma che offre a giovani professionisti under 30 la possibilità di sviluppare progetti innovativi e ricevere un finanziamento per realizzarli. Le opere finali saranno esposte nella Mostra fuori concorso.
Un invito alla riflessione collettiva
Come ha dichiarato il Presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco: “Costruire con intelligenza il mondo, ascoltando l’intelligenza del mondo.” Intelligens non è solo un’esposizione, ma un grande racconto condiviso sul modo in cui viviamo e vivremo.
Da sabato 10 maggio, il futuro dell’abitare vi aspetta a Venezia. E sarà un futuro da costruire insieme.
Barbara Lalle