Un’ Europa più unita conviene a tutti

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L’ Europa ha davanti a sé un problema serio che è rappresentato dalle minacce di Putin e dalle imposizioni dei super dazi di Donald Trump che la costringono a scendere nel magma bollente della politica, senza poter contare sull’ ombrello protettivo degli americani. La metafora del Presidente francese Macron” se l’ Europa resta erbivora, i carnivori la divoreranno ” , ha sollevato un problema non da poco: con quali risorse noi europei siamo in grado di fronteggiare i nuovi rischi ? L’ Europa deve dotarsi di un ventaglio di strumenti dissuasivi e persuasivi. La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato che la forza dell’ UE sta nell’ unità dei suoi Paesi membri. Ciò che occorre è un cambio di passo e di mentalità. E’ chiaro che parlare di riarmo fa precipitare il sostegno popolare alla difesa comune. Ciò di cui devono convincersi le élite europee è che la tenuta dell’ Unione come entità politica è condizione sine qua non per la stabilità e gli interessi di ciascun Paese. È ovvio che l’ unità da solo non basta , serve anche la capacità di fare . Oggi si indugia troppo sulla questione della sovranità, intesa in senso giuridico . Le competenze e le procedure decisionali sono un aspetto importante , ma la domanda urgente riguarda le risorse. In una fase storica come quella attuale, caratterizzata da una rivalità sregolata tra le grandi potenze, per proteggere i propri interessi e renderli appetibili, servono tre tipi di risorse. Innanzi tutto quelle destinate alla difesa , alla sicurezza a cui si affianca il rafforzamento della base produttiva, del nostro capitale umano e sociale e della loro proiezione a livello internazionale. Vi è poi un terzo tipo , quelle che definiscono il cosiddetto modello europeo e la sua storica attrattività nel mondo: la salvaguardia dei diritti umani, i valori universali, la presenza di un patrimonio culturale e istituzionale. Il nostro Vecchio Continente ha un patrimonio di eccellenze che ci invidia il mondo intero , ma spesso l’ eccessiva dispersione, ne opacizza il valore. In sostanza l’ Europa, oggi, deve trovare il modo per diventare una potenza coesa , sorretta dal suo bagaglio di risorse esistenti ed altre da creare. Il tutto va condito con equilibrio ed intelligenza.

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