Trump: in settimana capiremo se Mosca e Kiev vogliono pace

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Nella giornata memorabile di Roma rimarrà l’immagine della bara volutamente semplice di Francesco, il Papa della Pace, e la foto dell’incontro sotto le navate della Basilica di San Pietro tra Trump e Zelensky per trovare una pace per l’Ucraina. E ancora la foto tra il presidente Usa, l’uomo di Kiev, l’inglese Starmer e il francese Macron, i due leader dei volenterosi, cioè dei paesi che sono pronti a garantire con i propri soldati la pace in quel paese martoriato.

A Roma qualcosa si è mosso: Trump ha fatto la voce grossa con Putin accusandolo di prenderlo in giro sulla voglia di tregua e minacciando sanzioni per persuaderlo a fare sul serio; Zelensky non ha parlato più di Crimea ma di garanzie di sicurezza; e l’Europa, sì l’Europa, ha battuto un colpo confermando la voglia di assumersi le sue responsabilità, accogliendo l’Ucraina nella Ue e facendo la sua parte per garantire la pace. Risultato: Putin si è detto pronto a trattare senza precondizioni.

Si scopre dal numero delle sedie che l’incontro storico tra le colonne della basilica doveva essere a tre ma che alla fine il presidente Usa con gesti cortesi ma espliciti ha fatto capire a Macron che lo voleva a quattr’occhi con Zelensky. La prova è in un video fornito gentilmente da Palazzo Chigi.

Il presidente francese, però, non si è perso d’animo e finito il colloquio tra i due è tornato alla carica accompagnato dal primo ministro inglese Starmer, strappando la foto dell’incontro a quattro. Ci sta: sono i due Paesi che sono disposti ad inviare i loro uomini sul campo per garantire la pace di Zelensky.
«Gli incontri si preparano non si improvvisano», ha rimarcato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
C’è qualcuno che in quel consesso è apparso più ottimista. «Sui dazi – ha pronosticato il Governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, di ritorno da Washington – Trump alla fine si accorderà con tutti».

Nel giorno dei funerali di Papa Bergoglio, al termine della giornata di incontri, tra cui quello con Zelensky al centro della Basilica di San Pietro, il presidente Usa ha messo mano ai social appena salito sull’Air Force One: “Non c’era motivo per Putin di lanciare missili su aree civili, città e villaggi negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro, e che debba essere trattato diversamente, con sanzioni bancarie o secondarie? Troppe persone stanno morendo!!!”, ha scritto su Truth, poco dopo aver lasciato Roma.

Dall’Air Force One che lo sta riportando negli Stati Uniti, Trump pubblica anche, sempre sul social Truth, alcuni video e foto di momenti significativi dei funerali di Papa Francesco con lui protagonista. A partire dalla foto del giorno, quella del faccia a faccia con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Poi, in rapida successione, una clip che lo mostra in prima fila, al fianco della moglie Melania, tra i capi di Stato. E un altro filmato in cui esce dalla Basilica e viene fatto accomodare nel palco autorità e, infine, il momento di raccoglimento con la moglie davanti al feretro del Papa.

Trump attacca, Putin risponde
La risposta è arrivata a stretto giro. Il presidente russo Vladimir Putin si dice pronto a impegnarsi in negoziati con l’Ucraina “senza precondizioni”. “Lo ha precisato nel colloquio di ieri con l’inviato di Donald Trump Steve Witkoff”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ricordando che questa disponibilità era già stata espressa da Putin in diverse occasioni nel passato.

Da parte sua la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen garantisce pieno sostegno a Kiev per una “pace giusta”. “Caro Zelensky, l’Europa sosterrà sempre l’Ucraina nella ricerca della pace” scrive in un post su X, dopo aver incontrato a Roma il presidente ucraino. “Potete contare sul nostro sostegno al tavolo delle trattative per raggiungere una pace giusta e duratura”, riferendo che oggi si è discusso anche “dei passi che l’Ucraina sta compiendo per guadagnarsi un posto nella nostra famiglia di nazioni”.

“Questa settimana cercheremo di determinare se la Russia e l’Ucraina “vogliono veramente la pace e quanto sono ancora vicine o lontane dopo circa 90 giorni di tentativi. Questo è quello che cercheremo di determinare questa settimana. E’ complicato, se fosse stata una guerra facile da far finire sarebbe stata finita da altri tempo fa ma al momento l’unico che può portare le due parti insieme per mettere fine alla guerra è Donald Trump”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Marco Rubio in un’intervista a Nbc.

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