Si può restare sconcertati davanti alla naturalezza con la quale Donald Trump mette gli affari davanti a tutto, ma prima di additare negativamente, è opportuno distinguere tra affari nell’ interesse degli Usa e quelli concepiti nel suo interesse personale. Già durante il suo primo mandato, grazie agli affari condotti con i Paesi del Golfo e Israele del genero Jared Kushner , seppe tessere una serie di relazioni diplomatiche che portarono agli ‘ Accordi di Abramo ‘ che hanno segnato in senso positivo, la svolta dei rapporti tra Israele e mondo arabo , dopo decenni di tensioni crescenti. Questa volta Trump seguendo il suo ” grido di battaglia” , ” America First” , ha pensato bene di concludere con i Paesi arabi contratti miliardari per forniture militari, spingendo , ad esempio, l’ Arabia Saudita a non integrarsi con i Paesi del Brics che guidati dalla Cina tentano di creare una nuova moneta concorrente con i dollaro, oggi molto indebolito. Ma il Presidente degli Stati Uniti d’ America, con questa operazione ha inteso inviare anche due segnali politici. Da un lato ha allargato a nuove alleanze tipo il Qatar, accettando addirittura in dono un Boeing 747 della famiglia reale. L’ altro messaggio chiaro ed inequivocabile è dato dal fatto che non ha fatto sosta in Israele, segno tangibile dell’ irritazione nei confronti di Netanyahu. Trump non è più disposto a subire le sue forzature e si muove con indipendenza con gli houthi , Teheran e pare anche con i palestinesi . Quindi Trump fa affari giganteschi per gli Usa , ma anche privati per la sua famiglia. Fondi e affari che vanno ad arricchire la famiglia Trump in apparente contrasto con la Costituzione americana che vieta al Presidente di ricevere emolumenti dall’ estero. Al di là di ogni questione etica , sempre di grande rilevanza , questo suo modo di agire, compreso anche il tira e molla sui dazi, finisce per minare la credibilità degli Usa come partner politico e militare e anche come rifugio per il risparmio mondiale. Sino ad oggi il dollaro si è retto, oltre che sui carri armati, anche sulle garanzie di un mercato libero e aperto, senza il rischio di penalizzazioni o confische da regimi autoritari. Possiamo concludere affermando che Trump con il suo modo di gestire la Casa Bianca, autoritario e a tratti grottesco, rischia di indebolire ancora di più il dollaro e rendere meno appetibili i titoli di Stato con cui si finanzia il debito pubblico americano .
Trump double face, politico e businessmen
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