Serve un’ Europa matura e realista

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Non serve un’ Europa che non sia realista. Oggi molti temi delicatissimi vengono trattati e presentati al pubblico quasi come una speranza, un sogno. E crescono sempre di più coloro che vedono nell’ Unione europea la madre di tutte le sciagure e Bruxelles la sede della dittatura. Occorre, quindi, un europeismo maturo e realista, consapevole dei problemi che deve affrontare, che il dirigismo impresso in questi anni , non ha senso e nĆ© era necessario imporlo e bisogna correre subito ai ripari. Occorre un europeismo che si renda conto che fra i Paesi dell’ Unione ci sono costanti tentativi di far prevalere il proprio interesse a discapito di quello degli altri. La Germania lo ha fatto per anni e anche con successo. E non c’ĆØ Paese che non ci provi. Parlare poi di unitĆ  politica dell’ Europa, non significa intenderla come un governo nazionale. Certo l’ Europa ĆØ una costruzione complessa con vari livelli che si intersecano e meccanismi decisionali differenti a seconda dei problemi in gioco. Questo non vuol dire che in futuro non possa esistere la possibilitĆ  di azioni tese a rendere l’ Europa più forte e più coesa e quindi capace di difendere il tenore di vita e la libertĆ  dei propri cittadini e assicurargli uno sviluppo economico, garantirne la sicurezza. E sulla sicurezza,la difesa dell’ Europa può dipendere solo da un impegno unitario dei Paesi europei sia che facciano parte dell’ Unione sia che non ne facciano parte. In ultima analisi diventare la gamba europea della Nato che ĆØ l’ unica in grado, per il know how che possiede, di assicurare il coordinamento fra gli eserciti. In sede di Unione bisogna superare i veti e la forza di alcuni gruppi politici ed economici che lavorano sotto traccia per bloccare ogni tentativo di integrazione sotto il profilo economico e finanziario. Sotto questo aspetto la guerra dei dazi scatenata da Trump ha evidenziato gli aspetti negativi del protezionismo europeo, che va superato ed adeguata alle nuove dinamiche dei mercati internazionali. Per ciò un eventuale accordo sui dazi tra gli Usa e l’ Ue potrebbe dare una scossa al protezionismo economico dell’Ue e i consumatori ne trarrebbero vantaggi enormi. Ci sono tante aziende in Europa che non hanno bisogno di protezione e che non temono la concorrenza. Del resto il rapporto Draghi, ha evidenziato che l’ eccessiva frammentazione del mercato europeo impedisce alle imprese di crescere e svilupparsi , e diventare competitive in alcuni settori chiave , dove le grandi imprese americane e cinesi la fanno da padrone. Il tutto tenderebbe verso una maggiore integrazione economica e finanziaria che potrebbe dar vita anche a quella politica. Quindi lo scopo ultimo ĆØ quello di convincere i cittadini e non lasciare il timone in mano alle solite Ć©lites e non ĆØ detto che gli elettori non siano in grado di capire le ragioni del realismo .

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