Palermo, confiscati beni per 2 mln a badante accusata di circonvenzione di incapace

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I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di confisca, per un ammontare di 2 milioni e 150 mila euro, emesso dalla procura generale presso la corte d’appello di Palermo, a seguito della condanna definitiva di una donna accusata di autoriciclaggio e prosciolta, per intervenuta prescrizione, dalla sola accusa di circonvenzione di incapace. Le vittime della donna, originaria di Misilmeri (Palermo), sono un benestante imprenditore italo-americano e il figlio disabile ed erede universale di tutti i suoi beni. Le indagini di polizia giudiziaria che sono state eseguite a cavallo tra il 2015 e il 2018, hanno fatto emergere “un articolato e milionario disegno criminoso di spoliazione patrimoniale” a danno dei due.

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