Open Stage al Teatro Brancaccio di Roma

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Nella serata del 25 maggio, al Teatro Brancaccio di Roma, si รจ svolta la trance conclusiva di FUTURO ROMA, Festival Internazionale di Danza e Cultura Contemporanea diretto da Alessia Gatti. Quattro prestigiose compagnie si sono alternate sul palco, con tre prime nazionali, dando vita ad un flusso di emozioni e visioni coinvolgenti e accolte con entusiasmo dal numeroso pubblico.

Vortice Dance Company ha presentato โ€œChromaโ€ con la regia e la coreografia di Claudia Martins e Rafael Carrico, che hanno curato anche la scenografia e sono gli interpreti della performance, oltre che ideatori del disegno luci e dei costumi. Il duo portoghese รจ diventato un nome di riferimento per la danza contemporanea, riconosciuto per la fusione innovativa tra tecnologia e movimento. Lo spettacolo infatti utilizza la tecnica del Chroma Kei, ampiamente utilizzato nel cinema, dove tutto quello che accade in scena viene registrato e riprodotto in tempo reale. Il palco รจ diviso in due livelli: uno spazio immersivo con un fondale verde dove i danzatori si esibiscono dal vivo e un livello superiore con uno schermo che si trasforma in una tela interattiva. Lโ€™opera porta il pubblico in un viaggio attraverso diversi luoghi, vengono proiettate strane creature, macchie di colore, ambienti naturali e stanze barocche, tutto in unโ€™atmosfera vagamente gotica. Lโ€™esperienza visiva e immersiva รจ senza dubbio interessante anche se non sempre riesce a coinvolgere del tutto. โ€œChromaโ€ รจ stato presentato in anteprima nel 2024 ed รจ una delle piรน recenti creazioni della compagnia che si รจ esibita in luoghi prestigiosi in tutto il mondo e vanta numerosi premi e riconoscimenti internazionali.

โ€œOrdinary Peopleโ€ della compagnia Frantics Dance Company, coreografia di Marco Di Nardo e Juan Tirado, anche interpreti, รจ uno spettacolo intenso e suggestivo. Il duo tedesco apre la scena con alcune visioni quasi statiche, illuminate con fari a pioggia che esaltano la fisicitร  dei danzatori, spesso spalle al pubblico. Le immagini create si trasformano nel tempo trasmettendo unโ€™inquietudine densa di significato. I danzatori affrontano il caos interiore come una lotta da cui difendersi e a cui reagire, in un crescendo di slanci, fino alla resa. Attraverso il linguaggio del corpo, la musica e un uso sapiente del disegno luci, curato da Marco Policastro, lo spettacolo cattura il pubblico in modo quasi ipnotico, e mantiene sempre alta la tensione sul palco. โ€œOrdinary Peopleโ€ รจ vincitore del terzo posto ad Hannover Choreography Competition 2022 e finalista al RIDCC  2022 di Rotterdam; la compagnia, fondata nel 2013 a Berlino, ha portato i suoi spettacoli in tutto il mondo e vanta premi prestigiosi.

Zakuro Company porta in scena โ€œHilo โ€“ Studio 1โ€ con Henry Tarzini, Lorenzo Di Rocco e Jennifer Lavinia Rosati, questi ultimi due autori della drammaturgia, della coreografia e della regia. Il breve spettacolo รจ sospeso nel tempo: in scena la danzatrice sembra attendere le provocazioni di figure misteriose, ora benevole ora mostruose, tra sogno e materia. Con una fisicitร  sorprendentemente fluida la Rosati passa tra le braccia dei danzatori quasi fosse una bambola o una marionetta portando il pubblico in un vortice di suggestioni. Attraverso frammenti di vita che intrecciano epoche e dimensioni diverse, si rivela una linea sottile che unisce realtร  e ricordo, in un viaggio che interroga sulla vita stessa. La compagnia Zakuro nasce in Italia nel 2020 ed รจ stata vincitrice, con il primo lavoro โ€œEntanglementโ€ del premio Twain-direzioniAltre nel 2021.

โ€œYes, of course it Hurtsโ€ di Spellbound Contporary Ballet chiude la serata con una formazione sul palco tutta al femminile: Maria Cossu, Giuliana Mele, Anita Bonavida, Miriam Raffone e Martina Staltari sotto la guida di Mauro Astolfi che firma regia e coreografia, assistito da Elena Furlan. Lโ€™idea dello spettacolo nasce dallโ€™omonima poesia Karin Boye, una riflessione profonda sulla necessitร  del dolore nella nostra vita. Le cinque danzatrici, vestite in modo identico con canotta e pantaloni neri, dialogano in modo intenso e vibrante, tra potenza e poesia, mostrando la fragilitร  del momento in cui il dolore trasmuta in consapevolezza, liberandoci dalla paura. Unโ€™esecuzione precisa e coinvolgente, dai toni eleganti ma mai stereotipati. La compagnia nasce nel 1994 per volontร  del coreografo Mario Astolfi cui si รจ aggiunta alla guida, due anni dopo Valentina Marini, con cui ha avviato una intensa attivitร  di internazionalizzazione; i suoi lavori sono stati rappresentati nei quattro continenti, in contesti prestigiosi.  

Angela Giassi  

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