Medicina, cambia tutto: addio numero chiuso, arriva il semestre “filtro”

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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che rivoluziona l’accesso ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. É ufficiale: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 112 del 16 maggio 2025, il decreto legislativo 15 maggio 2025, n. 71 riscrive le regole di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, e Medicina Veterinaria. Dal prossimo anno accademico (2025/2026), l’accesso non sarà più vincolato al test selettivo iniziale: si parte tutti insieme, ma si resta solo se si superano gli esami del primo semestre.

Semestre filtro e graduatoria nazionale
Il nuovo sistema prevede che gli studenti possano iscriversi liberamente al primo semestre – il cosiddetto semestre filtro – comune anche ad altri corsi dell’area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria. In questi mesi dovranno affrontare esami su discipline scientifiche uniformate a livello nazionale (biologia, chimica, fisica). Solo chi otterrà tutti i crediti previsti e si collocherà in posizione utile nella graduatoria nazionale di merito, potrà accedere al secondo semestre del corso di laurea scelto.

Iscrizione doppia e percorsi paralleli
Gli studenti potranno iscriversi in parallelo, gratuitamente, anche a un secondo corso affine – anche in un’altra università – così da avere un’alternativa in caso di mancata ammissione. In quel caso, i crediti ottenuti saranno in parte riconosciuti nel nuovo percorso.

Accesso più equo, ma le università dovranno attrezzarsi
L’obiettivo è superare le criticità del test a crocette, valorizzando il merito attraverso lo studio reale. Ma il decreto impone anche sfide agli atenei: dovranno garantire un’adeguata offerta formativa anche in presenza di un numero iniziale di iscritti superiore alla loro capacità ricettiva.

Cosa cambia per i finanziamenti e chi resta escluso
Ai fini del finanziamento statale (Fondo per il finanziamento ordinario, FFO), gli studenti verranno conteggiati solo dal secondo semestre in poi. Le nuove regole, in questa prima fase, non si applicano ai corsi erogati in lingua inglese né alle università non statali legalmente riconosciute.

Il decreto è in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: un cambiamento atteso e discusso, che segna una svolta storica per la formazione medica italiana.

Valentina Alvaro

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