Matteo Renzi, leader di Italia Viva, è intervenuto sul tema del lavoro e dei referendum sul Jobs Act a margine dell’evento Direzione Nord, tenutosi all’auditorium di Assolombarda a Milano.
Durante l’evento Matteo Renzi ha preso posizione sui temi più caldi, a partire dal referendum sul Jobs Act. Il leader di Italia Viva ha dichiarato: “Se vincono i sì al referendum sul Jobs Act non torna l’articolo 18, torna la legge Monti-Fornero. Motivo per il quale voterò ‘no’. Credo che tutti questi referendum saranno un fallimento in termini di astensione perché non puoi non affrontare le questioni vere: la questione vera è che il problema oggi sono i salari, non la possibilità di licenziare. Le famiglie normali faticano ad arrivare a fine mese. Parliamo di stipendi non di un dibattito ideologico su come passare da un 36 a 24 mesi in caso di ingiusto licenziamento, il dramma di oggi è lo stipendio non i licenziamenti. Sul Jobs Act non cambio idea come qualche riformista Pd per un seggio, quella si chiama abiura. Caro Landini, sul Jobs Act ho ragione io, non te, e non cambio idea come fa qualche riformista del Pd”.
Renzi ha voluto anche esprimere parole di apprezzamento per Marina Berlusconi, elogiandone il ruolo nel panorama imprenditoriale italiano. Ha affermato: “È una delle poche imprenditrici che ha il coraggio di dire che l’abbraccio col trumpismo distrugge l’Italia. È un’imprenditrice tra le più importanti di questo Paese, le sue aziende non sono solo un valore per gli azionisti ma per tutti gli italiani. Siamo grati a Marina Berlusconi che dice che il sovranismo economico di Trump uccide il Made in Italy. Dopodiché Trump, dove mette bocca, fa vincere gli altri. Lo abbiamo visto in Canada e in Australia e fermiamoci qui”.