L’Esercito compie 164 anni

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Bari, per pochi giorni, è diventata il quartier generale dell’Esercito Italiano che ha voluto festeggiare, in Puglia, il suo 164esimo anniversario della fondazione. Il capoluogo pugliese ha ospitato uomini e mezzi di quello che il 4 maggio del 1961, per volere dell’allora ministro della guerra Manfredo Fanti, da regio esercito diventò l’esercito italiano. Una struttura militare bilanciata e all’avanguardia attraverso la quale viene garantita la sicurezza nazionale, nonostante il progresso tecnologico stia trasformando i conflitti, la componente più importante delle forze armate rimane il personale civile e militare della Difesa. L’anniversario della costituzione dell’esercito italiano rappresenta, per gli uomini e le donne in uniforme, non solo una ricorrenza di grande rilievo, ma, anche, un momento per rafforzare il legame tra l’Istituzione e la società civile. La commemorazione, intrisa di valori storici e culturali dimostra come l’esercito sia un’organizzazione statuale, non solo al servizio della sicurezza nazionale, ma, anche, innovativa e promotrice di valori universali, come l’inclusione, la disciplina, la coesione e il senso di comunità. L’esercito, quest’anno ha scelto il capoluogo pugliese per far brillare le sue 164 stellette sulla torta di compleanno. Per l’occasione, dallo scorso 1° maggio è stato allestito davanti alla Prefettura a Bari, in piazza della Libertà, il “Villaggio Esercito”, dove tantissime persone, diverse decine di migliaia, soprattutto bambini, incuriositi hanno potuto cimentarsi in diverse attività legate al mondo militare, fra cui il percorso di military fitness, l’arrampicata su parete di roccia artificiale, il simulatore di volo, oltre a poter visitare una mostra statica di mezzi e materiali in dotazione all’Esercito Italiano, tra cui il laboratorio mobile CBRN, chimico, biologico, radiologico e nucleare, con quadrupede robotizzato Q-UGV, i droni, gli aeromobili a pilotaggio remoto, i sistemi di targeting come le armi “contro-drone”, il tutto al ritmo della musica trionfale di radio esercito. Il “Villaggio Esercito” resterà aperto fino alle quattrodici di domani, quando si procederà alla cerimonia dell’ammainabandiera. La giornata commemorativa di ieri è iniziata, con un toccante e particolare momento legato al ricordo di quanti hanno perso la vita per la patria e la pace nel mondo, con la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti d’Oltremare da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata, Carmine Masiello. Subito dopo, sul lungomare di Bari, sotto un cocente sole quasi estivo davanti a una brigata di vari reparti schierati e alla bandiera di guerra si è svolta, alla presenza del sottosegretario di Stato alla Difesa, la senatrice, Isabela Rauti la cerimonia ufficiale dell’anniversario. “La nostra missione è ancorata al dovere di pensare come difendere e proteggere i valori di libertà, giustizia e democrazia, in piena continuità con la nostra storia e in attuazione dei principi cardine della nostra Costituzione”, ha ricordato nel suo intervento il generale Masiello che rivolgendosi allo schieramento ha, poi, detto: “uomini e donne dell’esercito, è il vostro comandante che vi parla, è uno di voi che vi parla, da soldato fra soldati, come ho sempre parlato ai miei uomini in quarantaquattro anni di vita militare. Tutti noi, un giorno più o meno lontano, prestando giuramento davanti al tricolore, abbiamo scelto liberamente di essere artefici di un’alta missione, la cui stella polare resta l’evoluzione continua, la sicurezza del popolo italiano e la memoria di coloro che, nel tempo, hanno donato la propria vita per rendere l’Italia libera, unita e democratica”. A fare eco al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito è stata la rappresentante del governo, che con voce quasi rotta dalla commozione ci ha tenuto a voler rimarcare che il Governo “ha voluto ringraziare e festeggiare gli uomini e le donne dell’esercito che ogni giorno, quotidianamente, da oltre un secolo e mezzo sono impegnati al servizio della nazione. Siamo sempre più apprezzati nelle missioni internazionali di pace e stabilità, gli italiani sono il contingente più numeroso e siamo i maggiori contributori”, ha detto la Rauti aggiungendo che “oggi più che mai in tempi come questi di instabilità pervasiva, dalla criticità crescente e da scenari di disordine e minacce, la forza armata terrestre è chiamata a un senso maggiore di impegno. Questo comporta investire di più sull’addestramento, sulla formazione e sull’innovazione tecnologica”. Dopo i discorsi ufficiali iniziati con la lettura del messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella, state conferite dalla senatrice Isabela Rauti, davanti alla bandiera di guerra dell’esercito e a tutti i reparti schierati, alcune onorificenze a reparti e al personale distintosi per particolari atti di valore nel corso di operazioni in Italia e all’estero. La cerimonia si è concluse con gli onori finali scanditi dalle note della musica eseguita dalla Fanfara del settimo reggimento bersaglieri, dopo il deflusso dei medaglieri è seguito quello della Brigata di formazione. A fare da cornice all’evento ci hanno pensato i paracadutisti del reparto attività sportive dell’esercito che hanno eseguito un aviolancio del tricolore e di una bandiera con il logo dell’Esercito. Una esibizione questa che ha voluto rappresentare la notevole capacità delle varie componenti militari e l’elevatissima specializzazione dei reparti della forza armata, dimostrata, anche, attraverso lo sfilamento di mezzi e assetti tecnologici, tra cui velivoli di ultima generazione dell’aviazione dell’esercito e dal contestuale aviolancio a mare dei paracadutisti del comando delle forze speciali. Ancora per altri due giorni, il capoluogo pugliese ospiterà le mimetiche nazionali in una sorta di anticipazione di quelli che saranno i festeggiamenti della festa patronale di San Nicola.

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