Nell’ambito della rassegna estiva “Classica al Tramonto” della IUC, nella suggestiva cornice dell’Orto Botanico di Roma, lunedì 30 giugno si è svolta un’esecuzione eccellente e dal sapore raro, “L’Uccellatrice”, intermezzo comico in due atti di Niccolò Jommelli su libretto di Carlo Goldoni, qualcosa di prezioso che è tornato a vivere grazie all’Orchestra MuSa Classica, diretta da Demetrio Moricca che l’ha diretta nella rielaborazione di Maffeo Zanon.
Scritta nel 1750 per animare gli intervalli delle opere serie, “L’Uccellatrice” è un esempio fulgido della tradizione dell’intermezzo buffo napoletano, genere che, proprio a metà Settecento, segnò la definitiva emancipazione della comicità operistica rispetto alla tragedia musicale. Jommelli, noto soprattutto per il suo contributo riformatore all’opera seria, dimostra in questo lavoro breve ma densissimo, una raffinata capacità di fondere la vivacità teatrale goldoniana con un impianto musicale agile e sofisticato.
Raramente proposto nei circuiti teatrali contemporanei, “L’Uccellatrice” è un lavoro tanto godibile quanto colto, che richiede interpreti capaci di restituirne il tono lieve ma non superficiale, comico ma mai farsesco e in questo senso, la proposta della MuSa Classica ha colto nel segno.
Demetrio Moricca ha diretto con gesto chiaro e partecipato, scegliendo tempi asciutti e una lettura luminosa, che ha evitato ogni compiacimento stilistico a favore di un fraseggio fluido e teatrale. L’equilibrio tra orchestra e voci, in un contesto all’aperto come quello dell’Orto Botanico non era scontato, ma è stato mantenuto con cura e attenzione, rendendo fruibile ogni dettaglio.
I due interpreti vocali, il soprano Lelia Lepore e il tenore Zhang Shiyuan, hanno offerto una prova efficace con vocalità ben calibrate e affiatamento scenico riuscendo a dare vita ai personaggi con leggerezza e precisione. Al loro fianco, le voci recitanti di Giosuè Polzella e Francesca Tangari, nel ruolo di alter ego parlanti, hanno arricchito l’intelaiatura narrativa con intelligenza drammaturgica, giocando sul doppio registro linguistico del teatro e della musica.
Ma oltre all’indiscussa qualità musicale e alla rarità della proposta, a rendere avvincente questa produzione è stata la realtà da cui proviene: “MuSa – Musica Sapienza” è un progetto musicale dell’Università La Sapienza di Roma e la sua orchestra “MuSa Classica” è composta da studenti, docenti, ricercatori, personale tecnico e amministrativo, un mosaico di persone che, pur provenendo da ambiti professionali diversi, si ritrova attorno al linguaggio comune della musica, praticandolo amatorialmente ma con un dedizione rigorosa, degna delle migliori compagini professionali.
Portare in scena un’opera come “L’Uccellatrice”, riscoprire un piccolo gioiello del nostro patrimonio musicale, significa anche riaffermare il valore del gesto culturale collettivo, fatto non di individualismi ma di ascolto reciproco e costruzione comune.
In una serata in cui le cicale sembravano rispondere ai recitativi di Jommelli e il tramonto filtrava tra le palme dell’Orto Botanico, “L’Uccellatrice” ha coinvolto per la sua modernità inaspettata, la sua ironia misurata, la sua leggerezza che non è mai stata superficialità. Il pubblico ha applaudito con grande calore, come se fosse stato consapevole di aver assistito a qualcosa di più di un concerto, un piccolo e divertente miracolo di armonia tra passato e presente.
IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti, per il ciclo “Classica al Tramonto” presenta:
Lunedì 30 giugno 2025 ore 20.30
MuSa Classica Orchestra
L’UCCELLATRICE
Intermezzo in due atti diNiccolò Jommelli(1714-1774)
rielaborazione di Maffeo Zanon su libretto di Carlo Goldoni
LELIA LEPORE soprano
ZHANG SHIYUAN tenore
GIOSUÈ POLZELLA e FRANCESCA TANGARI voci recitanti
Orchestra MuSa Classica
DEMETRIO MORICCAdirettore
Daniele Gorla e Luca Marinucci, violini | Dario Masoni, viola | Eleonora Zedda, violoncello | Gianluca Pallocca, contrabbasso | Dora Strukan Garrone e Maria Letizia Adezio, flauti | Andrea Iozzi, oboe | Fabio Tafuni e Emanuele Zumpano, corni | Mattia Fiorucci e Giorgia Bracchi, percussioni | Lucia Carinci, continuo
Orto Botanico di Roma – Largo Cristina di Svezia, 23 A – 24, Roma, RM, 00165, Lazio



Loredana Margheriti