“Il Cortile dei Resistenti”: sino al 26 giugno, nell’atrio del palazzo municipale, biografie partigiane e opere artistiche ispirate alla Liberazione

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Inaugurata ieri pomeriggio, nell’atrio del palazzo municipale, la mostra “Il Cortile dei Resistenti”, biografie partigiane e opere artistiche ispirate alla Liberazione, per raccontare la partecipazione del territorio calatino alla Resistenza e alla lotta di liberazione dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. A cura dell’Anpi “Angelo Aliotta” di Caltagirone e dell’Amministrazione comunale, l’esposizione è visitabile sino al 26 giugno.

L’allestimento della Panchina della Resistenza è stato curato dalle famiglie Navanzino e Parrinello in collaborazione con Franco Giuliano. Espongono, su allestimento di Antonio Navanzino, gli artisti Riccardo Varsallona, Salvatore Santoddì, Fabio Taccia, Antonio Barletta, Francesco Navanzino e Giuseppe Branciforti.

Intervenuti all’inaugurazione gli assessori Claudio Lo Monaco e Micol Liardo e la presidente dell’Anpi calatina, Giuliana Buzzone, con soci e simpatizzanti. “Il Cortile dei Resistenti” s i inserisce nel programma delle manifestazioni per la celebrazione dell’Ottantesimo della Liberazione, che il 2 giugno prevede un’edizione straordinaria della Scala illuminata. Molti caltagironesi – oltre 70, come risulta dalle ricerche della sezione Anpi “Angelo Aliotta” – contribuirono alla lotta di Resistenza partigiana e civile. Tra i partigiani i caduti: Rosario Pitrelli, ucciso alle Fosse Ardeatine; Angelo Aliotta, comandante della 51 Brigata Garibaldi trucidato dai nazifascisti in provincia di Piacenza; Giuseppe Cannata, carabiniere, medaglia d’argento al valore militare; Giuseppe Failla, nato a Vercelli ma di famiglia caltagironese, medaglia d’oro al valor militare; Giovanni Landolina, partigiano, deportato e ucciso a Mauthausen; Giuseppe Cataldo, ucciso in provincia di Varese; Giuseppe Vella, freddato dai nazisti in provincia di Asti; Gaetano Lo Bianco; caduto in uno scontro con le SS. Tra gli antifascisti della resistenza civile: Gianbattista Fanales, Luigi Marino, Luigi Sturzo; Arturo Vella e molti altri. I pannelli installati raccontano alcune di queste storie e di altri partigiani del Calatino, nati a Palagonia, Grammichele, Militello: chi è riuscito a tornare come Antonino Scalogna, e anche uomini nati altrove ma che poi, per motivi di lavoro, si sono stabiliti a Caltagirone, comeMartino Chies, che fu comandante della Stazione del Corpo Forestale di Caltagirone dal 1970 al 1980.

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