I successi elettorali del centrosinistra e i passaggi da gestire

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Dopo il successo di Genova e Ravenna e il netto vantaggio di Matera e Taranto in attesa di ballottaggio, gli ottimisti diranno che si sono aperti significativi spiragli e tanti laboratori per meglio definire l’ immagine dell’ alleanza. I realisti consigliano di non lasciarsi prendere da facili entusiasmi , perché il cammino è ancora lungo ed irto di ostacoli, perché il PD con i suoi alleati possa diventare un’ alternativa concreta al centrodestra. Prima bisogna gestire alcuni passaggi. Il primo è rappresentato dai referendum del 8 e 9 giugno prossimo , che la sinistra politica condivide con la CGIL. Quello che resta da capire, se il risultato, anche in mancanza del quorum, possa costituire la base per orientare l’ opinione pubblica. Occorrerebbe almeno un affluenza intorno al 45%,considerando che la maggioranza di chi andrà a votare si esprimerà con un si . Il ritorno, finalmente, a manifestare in piazza in solidarietà con Gaza e contro la politica militare di Netanyahu, costituisce, senza dubbio, un ritorno alla tradizione. Ma comporta dei rischi politici che sicuramente saranno da molti sottolineati. Tutte le volte che i sindacati sono scesi in piazza ne è derivato un attacco a senso unico contro Israele, senza ricordare le cause del bombardamenti in corso , che vanno condannati senza esitazioni perché in modo vile e crudele si fa strage di persone inermi, ma sono cominciati dopo la strage del 7 Ottobre 2023 ad opera di Hamas. La più grande strage di ebrei dal dopoguerra. Nei confronti di Hamas , ad oggi, al netto di qualche parola di riprovazione, non c’è stata alcuna condanna definitiva; è la stessa organizzazione antisemita che tiene sotto scacco la popolazione di Gaza e che ha trasformato i civili in scudi umani . Tra le tante voci del centrosinistra, ce ne sono state poche che hanno alzato la voce contro i terroristi, come hanno fatto, invece, centinaia di palestinesi che sono scesi in mezzo alle macerie, per manifestare contro Hamas , come il vero nemico da debellare. Ecco i passaggi da superare. Da un lato, la vittoria nelle citta’ indica che se si candidano persone credibili, si può attrarre consensi più ampi . Dall’ altro la campagna sui referendum e la manifestazione su Gaza con molte ambiguita’, fanno correre il rischio al PD di ricadere nelle contraddizioni del rapporto con i suoi alleati. A cominciare dall’ex Premier Giuseppe Conte, che non intende lasciare in mano alla Schlein la leadership della coalizione.

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