Giri di valzer e di poltrone nella gestione editoriale della stampa nazionale

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Tra i giornalisti non si parla che dell’imminente riorganizzazione nelle testate degli Angelucci.

Al Giornale, Alessandro Sallusti dovrebbe assumere il ruolo di direttore editoriale lasciando la guida del quotidiano a Tommaso Cerno, attuale direttore del Tempo. A Piazza Colonna approderebbe Daniele Capezzone lasciando la direzione editoriale di Libero a Vittorio Feltri (che a sua volta libera per Sallusti lo stesso incarico al Giornale).

Fuori da questo domino resisterebbero la direzione di Mario Sechi a Libero e quella di Osvaldo De Paolini al settimanale Moneta, testata economico-finanziaria varata di recente e legata ai quotidiani degli Angelucci (ma anche venduta separatamente).

Il giro di poltrone sarà accompagnato anche da una profonda riorganizzazione tecnica della gestione editoriale delle testate del gruppo.

Caltagirone Editore in una nota annuncia che, a partire dal 1° giugno, Vincenzo di Vincenzo assumerà il ruolo di vicedirettore de Il Mattino.

Giornalista napoletano, nato nel 1959, di Vincenzo vanta una lunga e prestigiosa carriera all’interno dell’agenzia Ansa, dove ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli, ha mosso i primi passi nel mondo dell’informazione in una televisione privata, per poi entrare, nel 1990, nella redazione napoletana dell’Ansa.

Dopo tredici anni a Napoli, nel 2003 è stato trasferito nella sede centrale di Roma, dove ha diretto l’area multimediale dell’agenzia e il portale Ansa.it. Dal 2008 ha guidato la redazione di Milano, venendo nominato, nel marzo 2025, caporedattore centrale.

Nuovo editore per ‘La Sicilia’. Dopo una trattativa durata oltre un anno, il quotidiano passa ufficialmente dalla Dse della famiglia Ciancio Sanfilippo alla Palella Holdings dell’imprenditore italo-americano Salvatore Palella.

Perfezionata tramite Sicily Investment Fund e la costituzione della nuova società editoriale con Gianluca Spriano nel ruolo di amministratore delegato, l’operazione chiude una pagina importante per la storia della testata, edita fin dalla sua nascita, nel 1945, dalla stessa famiglia, con Mario Ciancio Sanfilippo, nipote del fondatore, rimasto al comando per oltre 50 anni.

Originario di Acireale e da anni residente negli Stati Uniti, classe 1987, Palella lega il suo nome a Helbiz, attività nel settore della mobilità sostenibile con il primo servizio di condivisione di monopattini elettrici. Dal 2024, tramite la sua holding ha assunto anche il controllo di Everli, piattaforma di eCommerce per la consegna di generi alimentari.

La nuova proprietà, si legge nella nota che annuncia la chiusura dell’accordo, mira ora a portare il giornale – dal 2018 diretto da Antonello Piraneo – in una “nuova fase di sviluppo, mantenendo e valorizzando il forte legame identitario con la Sicilia, ma al contempo ampliandone la presenza nazionale e internazionale”.

Particolare attenzione verrà dedicata al potenziamento tecnologico, con una nuova App e una piattaformizzazione innovativa del prodotto editoriale, sfruttando il brand Sicilia.

Palella Holdings prevede importanti investimenti nel patrimonio immobiliare acquisito, fra cui la Centrale del Latte di Catania, presente nel portfolio della Dse. La nuova sede del quotidiano sarà in un immobile nella zona residenziale di Catania.

L’acquisizione comprende una quota dell’Ansa.

Fin da subito la testata, che negli ultimi anni aveva ridotto la distibuzione all’area di Catania, riprenderà a essere diffusa in tutta la regione, e successivamente anche a Roma, Milano e Torino.

Inoltre l’accordo presuppone che la testata sarà ceduta “pulita”, senza eccedenze d’organico, con prepensionamenti e riorganizzazioni già gestite dalla Dse dei Ciancio Sanfilippo, attraverso gli ammortizzatori sociali.

Cgil, ‘nuova fase La Sicilia sia davvero di rilancio’

“Auguri alla nuova proprietà de ‘La Sicilia’ e ai giornalisti che in questi anni difficili hanno garantito con grande professionalità una informazione plurale, democratica, al servizio della collettività”. Lo scrive la Cgil Sicilia a proposito dell’acquisizione da parte della Palella holding dello storico quotidiano siciliano. “Il nostro auspicio – afferma il segretario generale del sindacato, Alfio Mannino – è che davvero si affermi un progetto di rilancio dell’azienda editoriale e che attraverso l’informazione libera, puntuale, professionale, democratica di un quotidiano già autorevole si dia un contributo allo sviluppo della Sicilia e all’avanzamento sul piano dei diritti, senza trascurare la voce dei più deboli. Auguri dunque a tutti per questo nuovo inizio per un quotidiano che ha radici solide e che siamo certi potrà essere rilanciato e rafforzato ulteriormente”.

Cisl, ‘per La Sicilia si apre nuova era’

“Con la vendita del quotidiano ‘La Sicilia’ di Catania, si chiude una lunga era, iniziata con la famiglia Ciancio, e se ne apre una nuova, con l’imprenditore Palella. La testata ha saputo raccontare la storia di questa regione, dando voce alle ragioni dei siciliani e alle complessità dell’isola. Al nuovo editore auguri di un lavoro proficuo in un settore nevralgico per la concreta attuazione dei principi della democrazia, con l’auspicio che si apra una nuova stagione di prosperità dell’azienda con la creazione di nuove opportunità occupazionali. Auguri di buon lavoro al direttore Antonello Piraneo, guida rigorosa, puntuale e autorevole di una redazione da sempre punto di riferimento nel panorama dell’informazione siciliana”. Così, in una nota, la Cisl Sicilia.

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