Inizia freneticamente il secondo tempo del negoziato, che prosegue dopo il piccolo successo, ottenuto dalla Turchia di Erdogan, con lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. La fase due è iniziata con la partenza alla volta di Mosca del Ministro degli esteri turco, Hakan Fidan , che è stato ricevuto dal suo omologo Lavrov , e nei prossimi giorni, forse incontrerà Putin .Lo scopo del viaggio è quello di ricevere il memorandum con il quale il Cremlino, metterà nero su bianco le proprie richieste, per arrivare al cessate il fuoco. Dopo la missione moscovita , il ministro degli esteri turco, volera’ alla volta di Kiev , dove riceverà da Zelensky un secondo memorandum con le controproposte ucraine. Da qui inizierà la fase più delicata e difficile che dovrebbe portare al tavolo negoziale Putin e Zelensky. L’ obiettivo è far sì che accada prima del 15 giugno( G7 in Canada) e la sede prescelta , dovrebbe essere di nuovo Istanbul. Il percorso è incerto e l’ esito dipende da molte variabili, anche perché gli europei viaggiano, possiamo dire, a fari spenti, avendo a questo punto, come unico interlocutore il governo di Ankara. Allo stesso modo Erdogan cerca di andare avanti per tentativi senza avere la visione di quello che potrebbe accadere. I Russi, intanto , attraverso il ministro della Difesa, Alexander Fomin, hanno dichiarato che lo scambio di prigionieri su larga scala potrebbe creare un clima favorevole per i negoziati. Lo scopo di Istanbul 2 è proprio quello di cercare un terreno condiviso. In ultima analisi la sensazione è che Erdogan abbia ormai indossato le vesti di unico mediatore credibile,sfruttando l’ avversione di Putin per gli europei e un Zelensky arrivato all’ ultimo stadio. Il Cremlino dopo aver di fatto bocciato il Vaticano quale luogo del negoziato e respinto l’ ipotesi di Ginevra , dimostrando palesemente l’ avversione verso l’ Europa, di fatti predilige la Turchia. A questo punto l’ Europa non può che prenderne atto ed accontentarsi. Possiamo definire, questa soluzione , come un pragmatismo di necessità, tenuto conto che la Russia ha intensificato l’ offensiva in Ucraina, utilizzandola come arma di pressione per vincere le resistenze degli europei. Dall’ altra parte dell’ Oceano Trump ha fatto capire che gli Usa vogliono disimpegnarsi , lasciando il confronto alle parti in causa . Quindi la soluzione Istanbul 2 è lo scenario più concreto per tenere Trump ancorato al tavolo delle trattative , evitando che Washington sfrutti il G7 del Canada , per rompere il fronte occidentale e ufficializzi il dietrofront degli Usa. L’unica alternativa è un ulteriore passaggio in Turchia, anche lasciando fuori i big dell’ UE.
Erdogan e Istanbul 2
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