Diritti LGBTI in Europa e Asia Centrale: un 2024 di sfide e di speranze

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Bruxelles – L’Annual Review 2025 di ILGA-Europe offre uno sguardo approfondito sulle condizioni dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersessuali in Europa e Asia Centrale. Il documento, che analizza gli eventi dell’anno 2024, dipinge un quadro complesso: da un lato progressi legislativi e mobilitazioni coraggiose, dall’altro nuove minacce e recrudescenze discriminatorie.Discriminazione e accesso ai serviziIn molti paesi — tra cui Italia, Andorra e Bulgaria — le persone LGBTI continuano a subire discriminazioni nell’accesso a beni e servizi. Preoccupano anche le nuove leggi contro la cosiddetta “propaganda LGBTI” che rischiano di limitare severamente l’accesso a informazioni e servizi essenziali.Richiedenti asilo sotto pressioneLe procedure d’asilo si rivelano spesso inadeguate per i migranti LGBTI. In Germania e Irlanda, casi di rigetti basati su metriche stereotipate hanno sollevato proteste da parte della società civile. Tuttavia, segnali positivi arrivano da Italia, Montenegro e Slovenia, dove i tribunali hanno difeso i diritti dei richiedenti LGBTI. Violenza e incitamento all’odio in aumento

La violenza a sfondo omofobico è in crescita. Rapporto dopo rapporto, emergono testimonianze di attacchi violenti, spesso organizzati attraverso app di incontri. Particolarmente drammatici i casi di entrapment da parte delle autorità in Turkmenistan.Lotta per l’uguaglianza nei sistemi educativi e lavorativiIn diversi paesi, dalle scuole alle aziende, le persone LGBTI incontrano ostacoli e discriminazioni. In particolare, la censura dei temi LGBTI nei programmi scolastici sta prendendo piede in nazioni come Italia, Bulgaria e Ungheria. Sul fronte del lavoro, sebbene in paesi come Lussemburgo si registrino progressi, in molte aree regnano ancora paura e invisibilità.Famiglie, diritti ancora Negati sebbene si registrino aperture in Albania, Kosovo e Lettonia, molte nazioni resistono ancora alla piena equiparazione dei diritti familiari per le coppie dello stesso sesso. In paesi come Turchia e Kirghizistan, recenti riforme hanno addirittura rafforzato concezioni discriminatorie della famiglia.Resistenza e Speranza nonostante le sfide, la resilienza della comunità LGBTI è in crescita. Il numero di Pride organizzati è aumentato, anche in città simboliche come Pula (Croazia) e Kyiv (Ucraina). Le istituzioni europee, come il Parlamento UE e il Consiglio d’Europa, hanno lanciato nuove iniziative a sostegno dei diritti LGBTI, condannando derive legislative discriminatorie in paesi come Bulgaria, Ungheria e Georgia.Un bilancio complesso Come sottolineato da ILGA-Europe, il 2024 è stato un anno di forti contrasti: mentre alcuni paesi avanzano verso l’uguaglianza, altri rafforzano discriminazioni e ostilità. Il rapporto invita a rafforzare la cooperazione internazionale e a mantenere alta la vigilanza sui diritti fondamentali, ricordando che la battaglia per la dignità e l’uguaglianza delle persone LGBTI non è ancora vinta.

Paolo Iafrate

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