Flash Eurobarometer è un sondaggio che le maggiori istituzioni dell’Unione Europea utilizzano per monitorare regolarmente lo stato dell’opinione pubblica sull’Europa, informandosi riguardo quali problemi, di natura politica o sociale, gli europei credono sia fondamentale risolvere il più presto possibile; secondo gli ultimi dati pubblicati nel sondaggio, il 60% dei giovani tra i 16 ed i 30 anni crede che l’Europa abbia un effetto positivo sulla società. Effetto che si esplicita nella libertà di movimento tra gli Stati (per il 32% degli intervistati, questa è il vero punto di forza dell’Europa) e la solidarietà tra Stati Membri (sulla cui veridicità si può discutere ma che, infatti, convince soltanto il 28% dei giovani). Quando si tratta di problemi da affrontare, il 32% dei ragazzi teme fortemente i conflitti mondiali ed il crollo dei valori democratici su cui l’Europa è stata originariamente fondata.
Per quanto, considerando i numeri globalmente, circa un terzo degli intervistati si dichiara soddisfatto del modo in cui l’Europa porta avanti i suoi principi, quando la stessa domanda è riferita ai singoli Paesi, almeno in alcuni casi, la percentuale scende drasticamente: se il primo in classifica è il Lussemburgo, con il 90% di giovani soddisfatti della propria democrazia, l’ultima è l’Italia, con il 52% dei giovani convinti che la propria democrazia, in qualche modo, non funzioni come dovrebbe. I motivi per cui in così tanti hanno espresso un parere negativo non sono specificati nel report.
Eppure, è chiaro che i cittadini italiani under 30 non si sentano rappresentati e ascoltati, fatto confermato dall’andamento delle ultime elezioni europee: il 18% dei voti degli under 30 era andato al Pd, seguito dal Movimento 5 Stelle con il 17% e dall’Alleanza Verdi e Sinistra con il 16%. Una generazione attenta ai problemi del suo tempo, che guarda al nord Europa con ammirazione; certo, non è tutto oro quel che luccica. Ma un sondaggio così disastroso non può più essere ignorato.