Dal governo oltre 1,2 miliardi per la sicurezza sul lavoro

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Al termine del Consiglio dei ministri, il titolare del dicastero della Protezione civile Nello Musumeci ha annunciato un provvedimento che punta a cambiare radicalmente approccio nella gestione delle calamità. «La volontà del governo è di intervenire in maniera coerente e massiccia considerato il ripetersi degli eventi alluvionali – ha dichiarato Musumeci – perché riteniamo che al di là dell’assistenza alle imprese e alle famiglie, al di là delle misure che sono state finora adottate dal codice della Protezione civile, sul piano strutturale questa pluriennalità con una risorsa di un miliardo mette nelle condizioni di poter lavorare per un piano di sicurezza del territorio che sono certo potrà porre fine a questo stillicidio di perdita vite umane e di danni materiali».

Il decreto prevede la proroga dell’incarico al commissario straordinario fino al 31 maggio 2026 e una riorganizzazione della sua struttura di supporto. «Viene coinvolta come sub commissari la figura dei presidenti delle Regioni – ha spiegato Musumeci – che definiranno le modalità in cui ogni struttura regionale fornirà supporto al commissario. Si rafforza quindi il ruolo dei presidenti delle Regioni, parliamo di Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Avranno il potere di coordinamento e di attuazione delle misure sia per la ricostruzione privata che pubblica».

Il ministro ha insistito anche sul versante procedurale: «Abbiamo previsto procedure più agili e più snelle: abbiamo il dovere di correre in queste regioni in modo particolare perché il ripetersi degli stessi eventi nelle stesse aree determinano una condizione di stallo e quindi esasperazione da parte delle popolazioni».

Ammontano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse messe in campo dal governo per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro. Ad annunciarlo è stata Giorgia Meloni in un videomessaggio alla viglia del primo maggio.

Non si tratta di una novità: fin dall’insediamento il premier e l’esecutivo hanno adottato questa linea, declinando in azioni concrete i temi al centro delle giornate celebrative. Quest’anno, ha chiarito Meloni, l’attenzione è rivolta alla sicurezza sul lavoro. Perché non basta l’orgoglio per il fatto che l’Italia, dati alla mano, sia «sempre più una Repubblica fondata sul lavoro» con un milione di nuovi posti di lavoro dall’insediamento dell’esecutivo, il record di occupazione, anche femminile, il più basso tasso di disoccupazione da 18 anni a questa parte e il recupero del potere d’acquisto, che oggi fa anche registrare una dinamica migliore rispetto a quella degli altri Paesi europei, dopo un ventennio di calo.
«C’è ancora molto da fare» sia su questo fronte sia «forse soprattutto sul fronte della sicurezza».

Meloni ha ricordato che anche negli ultimi giorni ci sono state vittime e infortuni, chiarendo che «non si può morire così». E, rinnovando «vicinanza e cordoglio ai familiari delle vittime», ha chiarito di essere consapevole che la solidarietà non basta. «Bisogna agire».

«Di fronte a questo fenomeno, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. È il motivo per il quale – ha sottolineato Meloni – questo governo ha sempre messo al centro della sua azione questo tema. Lo abbiamo fatto per esempio con la patente a crediti, con l’assunzione di nuovo personale ispettivo per incrementare i controlli, con le risorse per premiare le imprese che investono in prevenzione. E oggi ci impegniamo a fare ancora di più».

«Abbiamo reperito insieme all’Inail altri 650 milioni di euro per mettere in campo nuove misure concrete, che insieme ai 600 milioni già disponibili dei bandi Inail destinati a cofinanziare gli investimenti delle imprese in questi ambiti portano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro», ha spiegato il presidente del Consiglio, chiarendo che «vogliamo potenziare il sistema di incentivi e disincentivi per le imprese in base alla loro condotta in materia di sicurezza, con particolare attenzione al mondo agricolo».

«Continueremo a mettere al centro la cultura della prevenzione perché prevenire – ha sottolineato il premier – è sempre il migliore degli investimenti possibili». Risorse saranno dunque dedicate alla formazione dei lavoratori e alla sensibilizzazione all’interno delle scuole, che sarà accompagnata anche in questo caso da una misura concreta, «rendendo strutturale l’assicurazione Inail per studenti e docenti, che questo governo ha introdotto nel 2023».

«Vogliamo condividere queste misure con le parti sociali, che convocheremo nei prossimi giorni a Palazzo Chigi per raccogliere anche i loro suggerimenti e rafforzare le misure che abbiamo previsto», ha poi chiarito Meloni. È stato poi il ministro Tommaso Foti, al termine del Cdm, ad annunciare che l’incontro è stato fissato per l’8 maggio. «Il nostro auspicio in questo primo maggio, che anche i principali sindacati hanno dedicato alla sicurezza sul lavoro – ha proseguito Meloni – è quello che si possa dar vita a un’alleanza tra istituzioni, sindacati, associazioni datoriali per mettere la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità dell’Italia».

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