Spetta alla classe politica convincere quella maggioranza, oggi distratta e inconsapevole, che occorre operare per dare all’ Italia e all’ Europa i mezzi per difendersi dalle minacce di qualche Stato. Però, va riconosciuto, che è molto difficile fare arrivare all’ opinione pubblica, un messaggio chiaro e credibile. Gli ostacoli sono tanti e diversi tra loro. Cerchiamo di analizzare quelli più importanti. Partendo dalle forze politiche appare subito chiaro che c’è grande divisione sia tra la maggioranza che tra l’ opposizione, per cui è difficile fare arrivare un messaggio univoco sulla guerra in Ucraina o sulla sicurezza dell’ Europa. Ci sono divisioni entro le forze politiche, sia di maggioranza, che di opposizione, per cui si sovrappongono gli opposti messaggi sulla guerra in Ucraina o sulla sicurezza continentale e ovviamente si annullano vicendevolmente. Ma l’ ostacolo, forse più grande è dovuto al fatto che le classi politiche non hanno più il controllo della comunicazione, come avveniva un tempo. Ciò che oggi incide , per certi versi negativamente, sulla comunicazione è la presenza degli influencer , i cui messaggi sono spesso in concorrenza con quelli dei politici e data la scarsa considerazione di cui , oggi, godono questi ultimi, appaiono moto più credibili. Ne deriva un caos di messaggi, che in quanto alla qualità siamo al di sotto della mediocrità , ma tutto mira a fare audience. Si generano un coacervo di opinioni contrastanti che non riescono a dare ai fruitori contezza di ciò che accade. Quando si tratta di questioni afferenti alla guerra o alla sicurezza, è inevitabile che nascono sempre due versioni contrastanti: una di destra e una di sinistra. Da una parte i complottisti che si atteggiano a cittadini del mondo, dall’ altra i nazionalisti che pretendono che la sicurezza debba essere a livello nazionale e senza collaborazione con l’ UE. Alla fine nazionalisti e complottisti finiscono per confondere l’ opinione pubblica. Il fatto che maggioranza e opposizione, in Italia, non collaborino e cooperino in politica estera, non dipende solo dalla scarsa qualità della classe politica,ma affonda le sue radici nella storia, ed è il risultato di antiche e profonde divisioni. I principi liberali nel nostro Paese sono sempre stati in netta minoranza. Basta fare un sondaggio per rendersi conto di quanto italiani simpatizzano per Putin o altri autocrati. Inoltre , spesso i comunicatori , mandano messaggi al pubblico, concentrando la loro attenzione sulle élites politiche e quindi non permettono di capire cio che più interessa . Poiché le persone non sono oggetti inanimati che stanno al posto in cui vengono messi, ma sono dotate di raziocinio, è possibile aiutare il pubblico a capire quale sia il suo interesse rispetto a certi accadimenti. Prima o poi bisogna capire che dobbiamo remare insieme nella stessa direzione.
Convincere l’opinione pubblica che è una necessità difendere le libertà
Date: