Chi ha dato per persa l’ America deve ripensarci

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Per quanto illogico, sgradevole e minaccioso, non sempre quello che fa il Presidente degli Stati Uniti d’ America, Donald Trump, produce disastri: produce dei cambiamenti nel bene e nel male . Per confrontarsi con lui bisogna dotarsi di grande pazienza e nervi saldi. L’ accordo appena raggiunto tra Stati Uniti e Regno Unito, rende chiaro l’ approccio di Washington: dazi fissati al 10% e impegno del governo inglese, a limitare gli scambi con la Cina . Chi ha intenzione di trattare con Trump, Unione europea in testa, ora sa che un accordo è possibile: le trattative saranno estenuanti perché Trump, come suo solito, mostrerà i muscoli, ma in casa ha le banche , le imprese, i supermercati, gli agricoltori, che premono per evitare rotture commerciali. È chiaro che la Casa Bianca chiederà ai suoi alleati e partener commerciali , di ridurre gli scambi con la Cina, il vero e temuto avversario che toglie il sonno a Trump. L’ accordo siglato a Ginevra tra Washington e Pechino, di sospendere i super dazi per 90 giorni, testimonia il fatto che gli Usa non vogliono e non possono disaccoppiare l’ economia americana da quella cinese. Di sicuro il tycoon vuole, di sicuro, limitare la crescita economica del dragone. Il suo obiettivo è quello di fare grande l’ America, ma ha una amministrazione divisa tra chi vorrebbe che gli Usa si ritirassero dagli affari del mondo e chi invece, per proseguire i loro affari , non vogliono una chiusura. Ma gli accadimenti internazionali costringono Trump ha riaffermare la tradizionale politica di preminenza degli Usa negli affari internazionali. A Putin cerca di imporre la pace dopo aver strapazzato Zelensky prima nello Studio Ovale e poi ” benedetto ” in Vaticano. In caso di temporeggiamenti da parte del Cremlino, Trump è pronto a schierarsi con l’ Europa ed imporre ulteriori sanzioni alla Russia. Con Nietaneau, gli ha impedito di usare lo stesso atteggiamento che aveva avuto con Joe Biden: metterlo dinanzi al fatto compiuto. L’ idea che Israele occupi a lunga Gaza non è accettata da Washington che sul Medioriente ha altre idee: cercare un accordo con l’ Iran e concludere gli accordi di ” Abramo ‘ tra Arabia Saudita e lo Stato ebraico . Questo testimonia che gli Usa non si sono ritirati dalle vicende del mondo . Chi ha dato per persa l’ America deve ripensarci.

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