ArcheoCinema in palafitta

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Il Museo delle Palafitte di Fiavé si appresta ad ospitare una nuova iniziativa, dedicata al cinema archeologico. Si tratta di “ArcheoCinema in palafitta” una rassegna che prevede quattro appuntamenti, il 16, 25 e 30 maggio e il 6 giugno, proposti dall’Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con RAM film festival (Rovereto Archeologia Memorie) e Comune di Fiavé. I documentari provengono dall’archivio della rassegna di Rovereto che ha curato le edizioni italiane delle opere straniere. Filo conduttore della rassegna è il patrimonio archeologico, la sua tutela, conservazione e valorizzazione, con un focus particolare sulle palafitte nell’antichità e sulla vita in ambienti lacustri durante l’età del Bronzo. Gli incontri saranno introdotti dagli esperti dell’Ufficio beni archeologici. La partecipazione è libera e gratuita.

Apre la rassegna, venerdì 16 maggio alle ore 20.15, “Memorie di un mondo sommerso” di Philippe Nicolet. Il documentario mostra la vita quotidiana dei contadini del Neolitico e dell’età del Bronzo nel territorio alpino, che dovettero adattarsi stabilmente ai cambiamenti climatici del loro ambiente. In questi villaggi sommersi, ciò che è eccezionale è l’enorme conservazione delle vestigia, come oggetti domestici o i resti delle loro abitazioni, databili e ricostruibili con grande precisione. Nel 2011, 111 di questi siti archeologici, fra i quali Fiavé e Ledro, sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, nei sei Stati dell’arco alpino.Il ciclo prosegue domenica 25 maggio alle ore 14.30 con due proiezioni: “La memoria di un filo” diretto da Franco Zaffanella e “Arachne. Non è una storia di ragni” della regista polacca Gabi Bania. “La memoria di un filo” è una proiezione per tutta la famiglia che ripercorre in maniera rigorosa e coinvolgente le fasi di realizzazione di un capo d’abbigliamento preistorico, dalla semina del lino alla tessitura al telaio. Questo progetto ha avuto come obiettivo principale la realizzazione di un capo d’abbigliamento con fibra vegetale ricavata dai gambi della pianta del lino, senza l’uso di apparecchiature elettroniche o meccaniche. Il progetto ha visto fra l’altro la costruzione di un telaio verticale a pesi, fusi, e altri attrezzi per lavorare le fibre, come pesi da telaio e fusaiole in argilla. “Arachne. Non è una storia di ragni” è l’adattamento cinematografico del mito di Aracne. Tuttavia offre un diverso aspetto del mito, con un contenuto profondo. Il mito di Aracne non è una semplice storia di ragni, ma un’immagine che mostra l’importante problema sociale dell’eccessiva competitività, della corsa al successo che spesso si osserva tra i giovani, e che può portare a tragedie irreversibili. Al termine verrà proposto un laboratorio di tessitura per grandi e piccoli con partecipazione gratuita, previa prenotazione presso la biglietteria del museo al numero telefonico 0465 735019 entro le ore 14.30 del giorno dell’iniziativa.Venerdì 30 maggio alle ore 20.15 l’incontro è dedicato alla presentazione del cortometraggio in realtà virtuale “Antiche tracce. La vita in palafitta”, diretto da Federico Basso e ambientato presso il Parco Archeo Natura di Fiavé. Il video, realizzato nell’ambito del progetto “Le palafitte UNESCO. Sviluppo di progetti comuni per la promozione e la valorizzazione dei siti italiani” finanziato dal Ministero del Turismo, è nato per raccontare attraverso uno storytelling immersivo la vita di una delle comunità agricole preistoriche che, tra il 3.800 a.C. e il 1.350 a.C., ai piedi delle Alpi, costruirono e abitarono villaggi su palafitte. A seguire i partecipanti potranno indossare gli appositi visori e ritrovarsi, seppur virtualmente, nella vita quotidiana dei nostri antenati dell’età del Bronzo. I visori sono adatti a partire dai 13 anni di età.La rassegna si conclude il 6 giugno alle ore 20.15 con il film “Das Mädchen von Egtved / La ragazza di Egtved”, diretto da Cassian von Salomon. Con i mezzi tecnologici del XXI secolo gli studiosi danesi cercano di svelare i misteri della Ragazza di Egtved, uno dei ritrovamenti più famosi e meglio conservati dell’età del Bronzo. La ragazza, che morì giovanissima nel 1370 a.C., consente di gettare nuova luce sulla vita degli uomini e delle donne di quell’epoca.Il programmaARCHEOCINEMA IN PALAFITTAMuseo delle Palafitte di Fiavé Venerdì 16 maggio 2025, ore 20.15Memorie di un mondo sommersoRegia di Philippe Nicolet, Svizzera 2021, 58’Domenica 25 maggio 2025, ore 14.30La memoria di un filoRegia di Franco Zaffanella, Italia 2019, 30’Arachne. Not a spider story / Arachne. Non è una storia di ragniRegia di Gabi Bania, Polonia 2018, 5′A seguire laboratorio di tessitura con partecipazione gratuita previa prenotazione presso la biglietteria tel. 0465 735019 entro le ore 14.30 del giorno dell’iniziativa (massimo 25 persone).Venerdì 30 maggio 2025, ore 20.15Antiche tracce. La vita in palafittaRegia di Federico Basso, Italia 2024, 5’Venerdì 6 giugno 2025, ore 20.15Das Mädchen von Egtved / La ragazza di EgtvedRegia di Cassian von Salomon, Germania 2018, 53’Ingresso gratuitoInformazioniProvincia autonoma di TrentoUMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturaliUfficio beni archeologiciVia Mantova, 67 – 38122 Trentotel.
0461 492161S.A.S.S. tel. 0461 230171uff.beniarcheologici@provincia.tn.itwww.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia

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