“Lo strano caso di Kimberly”: la poesia dell’inconsueto al Teatro Lo Spazio

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La sera di giovedì 8 maggio il Teatro Lo Spazio di Roma ha ospitato in anteprima nazionale “LO STRANO CASO DI KIMBERLY, Una strampalata storia sulla progeria, uno spettacolo di rara delicatezza che fonde ironia, comicità, surrealtà e commozione per raccontare, con grazia e coraggio, una storia che parla del tempo, dell’adolescenza, e della famiglia nelle sue fragilità più autentiche.

Il pubblico si trova davanti a una sfida teatrale tanto ambiziosa quanto riuscita: far ridere parlando della progeria, una rara e drammatica condizione genetica, senza mai scivolare nella banalità o nel pietismo. La penna brillante e intelligente di Elisabetta Tulli, autrice dell’adattamento e anche attrice in scena, riesce pienamente nell’intento.

Il risultato è uno spettacolo sorprendente, irriverente e commovente al tempo stesso. L’idea alla base del testo è già di per sé geniale: raccontare la vita quotidiana di una ragazza sedicenne che sembra una settantenne, con tutte le contraddizioni di un’adolescente intrappolata in un corpo che non le corrisponde. Ma ciò che rende davvero unico questo spettacolo è l’umorismo, sottile e spesso surreale, che attraversa ogni scena. Le dinamiche familiari sono grottesche e spassose, quasi da commedia dell’assurdo, ma non per questo meno vere.

La scrittura della Tulli colpisce per la sua capacità di maneggiare con leggerezza materiali delicati, ogni battuta è pensata con cura, ogni momento comico è al servizio della storia e del suo messaggio. Il tono non è mai sarcastico o cinico, ma dolcemente ironico. E proprio grazie a questo equilibrio, si riesce a riflettere sul valore del tempo, sulla malattia, sulla crescita e sull’amore senza che mai venga meno il sorriso.

La protagonista, Kimberly, interpretata con straordinaria sensibilità da Monica Guazzini, è una sedicenne con una malattia rara che la fa apparire come una donna anziana con una breve aspettativa di vita. Il personaggio non è mai ridotto a caricatura della malattia, ma è una ragazza viva, ribelle, sarcastica e profondamente umana. La sua voglia di normalità in un corpo che la tradisce è il motore emotivo dello spettacolo. Incarna con maestria la tensione tra l’ironia disarmante e l’inquietudine di chi sa di avere poco tempo, ma decide comunque di viverlo fino in fondo. Monica Guazzini ci regala una Kimberly intensa sempre credibile, leggera, dolce e sensibile.

Giovanni Serratore e Sergio Del Prato rispettivamente il padre Mario e l’amico Giorgio portano in scena due figure maschili diverse ma simili per fragilità, entrambi con spiccati tratti empatici e ottime doti attoriali. Elisabetta Tulli, esilarante nel ruolo della madre ipocondriaca e tragicomica, è come sempre una presenza artisticamente arricchente e Alessandra Aulicino una perfetta zia truffaldina dal tempismo comico invidiabile. Sul palco, il cast si muove con energia e affiatamento. Evidente il lavoro serrato e ben riuscito delle prove, il ritmo è sempre avvincente e molto efficace l’utilizzo dei due fronti del palco a L prominente su un lato della platea.

La regia di Giuseppe Brancato accompagna la narrazione in modo incalzante e con un tocco quasi cinematografico, le scenografie di Ilaria Ambramà e Adriano Balsamà insieme ai costumi di Veronica Iozzi restituiscono con efficacia l’atmosfera anni ’90 della provincia laziale di Civitavecchia, uno sfondo che diventa specchio emotivo di una famiglia disfunzionale che fatica a crescere tanto quanto Kimberly lotta per vivere.

Una commedia intelligente e originale che dimostra come si possa parlare di argomenti complessi senza rinunciare alla risata, anzi, trasformandola in un potente strumento di consapevolezza, è uno spettacolo che fa sorridere e piangere allo stesso tempo, ma soprattutto lascia il pubblico con il pensiero potente che non si può scegliere quanto tempo abbiamo, ma si può scegliere come viverlo. Una piccola perla del teatro contemporaneo.

INFO: https://www.subtextshow.it/kimberly/

LO STRANO CASO DI KIMBERLY – Una strampalata storia sulla progeria

CAST: MONICA GUAZZINI – Kimberly | ELISABETTA TULLI – Patrizia la madre | ALESSANDRA AULICINO – Zia Debora | GIOVANNI SERRATORE – Mario il padre | SERGIO DEL PRATO – Giorgio

REGISTA: Giuseppe Brancato | AIUTO REGIA: Fabrizia Sorrentino | CASTING DIRECTOR: Mark James Biocca | DIREZIONE ARTISTICA: Stefano Turriziani | SCENOGRAFIE: Ilaria Ambramà e Adriano Balsamà | COSTUMI: Veronica Iozzi | SHOOTING: Edoardo Frullini

8–11 maggio 2025

Teatro Lo Spazio, Via Locri 42, Roma

Biglietti: https://www.vivaticket.com/it/ticket/lo-strano-caso-di-kimberly/263864?culture=it-it

Loredana Margheriti

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