Meloni e Renzi, duello al question time in Senato: al centro del confronto riforme e premierato

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Dalla difesa alle riforme, la premier Giorgia Meloni interviene in Senato nel corso del question time. “Italia e Ue devono rafforzare le proprie capacità difensive per far fronte alle sfide geopolitiche in atto. Da patriota sempre sostenuto un principio semplice”, ovvero che “la libertà ha un prezzo”, ha detto Meloni, rispondendo a una interrogazione di Carlo Calenda (Azione) sul tema difesa. E’ necessario “costruire un pilastro europeo dell’Alleanza atlantica, da affiancare a quello nordamericano in un’ottica di complementarità strategica, capace di incentivare anche la formazione di una solida base industriale europea”, h

“Mi è sfuggito il senso della sua domanda”. Meloni in pressing su Matteo Renzi in Senato, durante il premier time. L’ex premier interviene convinto di buttarla in rissa ed innervosire il presidente del Consiglio. Invece avviene il contrario. “Che fine ha fatto il premierato? Non doveva essere la madre di tutte le riforme? Si dimetterà come ho fatto io, se non andrà in porto?”. Tutte punzecchiature che lasciano impassibile Meloni. Non una vera domanda, piuttosto il solito modo di vantare se stesso. “A parte sulle preferenze, mi è sfuggita la sua domanda…”, ha replicato ironicamente Meloni.

“Sui dossier strategici c’è da dire che abbiamo ereditato delle situazioncine un tantino compromesse che proviamo a sistemare una ad una”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, replicando in Senato all’interrogazione di Matteo Renzi che segnalava le cessioni a soggetti stranieri di diversi asset strategici. Di fronte ai brusii delle opposizioni, Meloni ha ribattuto: “È così, quando volete e abbiamo più tempo ne parlo volentieri nel merito. Una ad una, così raccontiamo anche che cosa si è trovato…”. “Il premierato sta andando avanti, continuo a considerarla la madre di tutte le riforme – ha aggiunto – Non dipende da me ma dal Parlamento, ma sicuramente la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma, come sulla riforma della giustizia”, ha continuato Meloni rispondendo a Renzi.”Per quello che riguarda il caso di dimissioni in caso di sconfitta al referendum, senatore Renzi, guardi lo farei anche volentieri ma non farò mai niente che abbia già fatto lei”, ha concluso Meloni.”Che lei non faccia quello che ho fatto io ce ne siamo accorti” ha replicato Renzi. “Quando una maggioranza cerca di zittire la minoranza al question time è la dimostrazione che non siete nervosi ma siete preoccupati tanto che volete cambiare la legge elettorale”, ha aggiunto il leader di Italia Viva.

Il riferimento, con tutta probabilità è legato alla promessa – non mantenuta-  che nove anni fa fece lo stesso Renzi. Il quale aveva assicurato che, se si fosse imposto il No al referendum sul Senato del 4 dicembre 2016 (come poi è successo), lui si sarebbe non solo dimesso da premier. Ma avrebbe abbandonato per sempre la vita politica attiva. Evento che – è di tutta evidenza- non è accaduto visto che ancora attualmente il capo di Italia Viva ricopre il ruolo di senatore. Della serie: non seguo i cattivi esempi…

Renzi ribatte: “La presidente del Consiglio ha detto che non farà mai quello che ho fatto io? Ce ne siamo accorti… Noi abbiamo fatto la riforma del lavoro, Industria 4.0, gli 80 euro. La nostra è stata una stagione di riforme”, ha quindi rilanciato Renzi nella replica al Senato. A Meloni basta sciorinare i dati per far restare secco lui e l’opposizione: “Dai dati Istat del primo trimestre 2025 relativi all’occupazione, all’andamento dei salari e alla stima dell’andamento del prodotto interno lordo confermano l’efficacia della strategia che abbiamo messo in campo”.

Ancora: “La promozione di S&P” rappresenta “l’ennesima riprova del lavoro di un governo che è stato in grado di ridare all’Italia la serietà e conseguentemente l’attrattività che merita. Penso che sia un’altra smentita per coloro che avevano preconizzato conseguenze catastrofiche per i nostri conti pubblici se il centrodestra fosse arrivato al governo. Perché i fatti e la storia di questi due anni e mezzo raccontano tutt’altro”. Renzi poi affida ai social la sua lagna: “Ho fatto solo una domanda e lei si è innervosita…”. Dal video si vede che ad innervosirsi e parecchio è stato solo lui.   (Il botta e risposta al minuto 15,22 del video)

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