L’agenzia delle Nazioni Unite responsabile del coordinamento dell’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza ha rilasciato una dichiarazione ripresa dai media locali in cui respinge il piano israeliano che intende cambiare radicalmente le modalità di ingresso e distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. Il piano, trapelato sui media israeliani venerdì, prevede che venga abbandonata la distribuzione all’ingrosso e l’immagazzinamento degli aiuti e che, invece, organizzazioni internazionali e appaltatori di sicurezza privati ;;distribuiscano il cibo alle singole famiglie, rappresentate ognuna da una sola persona che sarà controllata dall’Idf e raggiungerà i luoghi di distribuzione, dopo che la popolazione del nord e del centro della Striscia sarà evacuata nella zona tra i corridoi Morag e Filadelfia. L’Idf non sarà direttamente coinvolte nella distribuzione degli aiuti, ma le truppe avranno il compito di fornire un livello di sicurezza esterno per gli appaltatori privati e le organizzazioni internazionali che distribuiscono l’assistenza. Il governo israeliano ritiene che questo metodo renderà più difficile per Hamas dirottare gli aiuti verso i suoi miliziani. Israele ha chiuso i valichi il 2 marzo impedendo il passaggio dei camion con gli aiuti.
L’Onu respinge il nuovo piano di Israele sugli aiuti a Gaza
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