Manca poco meno di una settimana all’inizio del 266esimo conclave della storia di Santa Romana Chiesa. Si rincorrono nomi e ipotesi su chi sarà il successore di Bergoglio, ma una cosa è certa ed è quella che dopo un pontificato così significativo come quello appena conclusosi occorre continuare a percorrere una strada che possa portare all’incarico di vicario di Cristo una persona con la “P” maiuscola. Sarà un Papa, il cui Pontificato dovrà fare i conti con la situazione geopolitica del mondo. A ben guardare, ci sono un paio di nomi di cardinali che con la lettera “p” hanno a che fare. Il primo è Pietro Parolin, che ricopre l’incarico di Segretario di Stato, ovvero quello di Primo ministro della Santa Sede. Una coincidenza? Chissà, solo che se Pietro Parolin, per volere del conclave, dovesse diventare Papa, sarebbe un Pontefice il cui nome e ruolo sarebbe significativamente legato alla lettera “p” dell’alfabeto, in questo caso, davvero, maiuscola. L’altro aspirante successore al Soglio potrebbe essere Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme. Due figure legate anagraficamente e per incarico alla lettera “p”, quella che indicherà chi sarà il prossimo Papa, il Pontefice che sarà il successore Pietro.