Il nuovo Premier si propone di unire i canadesi nel respingere la sfida del Presidente degli Usa alla propria indipendenza e anche diventare il punto di riferimento di uno schieramento di leader e Paesi democratici che vogliono conservare il multilateralismo, il libero commercio, e soprattutto la sicurezza collettiva basata sulle intese raggiunte fra gli alleati alla fine della Seconda guerra mondiale. Quindi il Canada è pronto ad assumere un ruolo di leadership finalizzato a costruire una coalizione di Paesi che condividono gli stessi valori. La credibilità di Carney gli proviene per aver ricoperto il ruolo di governatore della banca centrale prima in Canada e poi in Inghilterra. E grazie a questa sua credibilità che Macron e Starmer si sono precipitati a congratularsi per la vittoria, augurandosi un lavoro comune,per rilanciare su economia e sicurezza , per rafforzare anche le alleanze che Trump ha tentato di indebolire durante i primi cento giorni del suo mandato. Il suo linguaggio attrae attenzione, soprattutto, quando appena eletto, attacca a viso aperto Donald Trump, facendo riferimento alla possibile alleanza di più nazioni , dall’ Australia all’ UE guidata dal Canada. Per questo Carney diventa il leader di un probabile fronte anti-Trump. Anche la Cina di Xi Jinping manifesta apertamente la volontà di voler cooperare con il nuovo leader canadese sui temi del libero commercio e della globalizzazione . Quindi Ottawa diventa una rivale di Washington nel nuovo riassetto geopolitico, aprendo a nuovi scenari che fino a pochi giorni fa , nessuno immaginava. La vittoria dei liberali canadesi , coincide con un vistoso calo nei sondaggi del Presidente Usa ,che incomincia a pagare lo scotto della guerra dei dazi che ha indebolito gli indici della borsa di Wall Street. Quindi un Trump indebolito dal voto canadese e dalla sua incapacità a mettere in campo una seria politica economica. All’ interno di questo scenario confuso , l’ unico ordine è dato proprio dalla vittoria di Carney che si propone di diventare il vero rivale di Trump e il leader di una colazione di Paesi pronti a difendere e conservare il multilateralismo.
Carney, l’anti-Trump
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