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Il tribunale dell’Aja condanna membro Uck a 18 anni di reclusione per crimini di guerra

Pjetër Shala fu stato arrestato il 16 marzo 2021 dalle autorità belghe e trasferito all’Aja, un mese dopo, il 15 aprile dello stesso anno, ottemperando ad una richiesta di collaborazione nell’attuazione del mandato di arresto e dell’ordine di trasferimento emessi dalle Camere specializzate del Kosovo. Shala è stato accusato di essere responsabile di crimini commessi contro detenuti nella fabbrica metallurgica di Kukës, nel nord dell’Albania, tra il 17 maggio 1999 e il 5 giugno 1999. Ieri i giudici delle Camere speciali per i crimini commessi in Kosovo presso il tribunale dell’Aja hanno condannato l’ex componente dell’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck)  a 18 anni di reclusione. La sentenza è stata resa nota attraverso una comunicazione ufficiale diramata dalle Camere speciali,  che ha precisato che Shala è stato condannato per i crimini di detenzione arbitraria, tortura e omicidio. Il sessantenne si è dichiarato innocente durante tutto il processo, secondo i suoi avvocati Shala non era presente quando sono stati commessi i crimini, né vi ha partecipato. I togati, invece, hanno deciso “oltre ogni ragionevole dubbio” che Shala faceva parte di un gruppo criminale che costringeva in detenzione almeno diciotto persone ritenute spie o collaboratori dei serbi.

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